366 CRONOLOGIA STORICA !1 pontefice predicato nella propria lingua il venerdì santo, Arnoldo, che trovavasi al di lui fianco, tradusse il discorso in lingua alemanna al re ed a tutti quelli della sua corte. Guglielmo intanto periva, siccome sappiamo, sul cominciare del 1256. Non trovandosi disposto ad occupare la di lui dignità verun principe d’Alemagna, due stranieri, cioè a dire Alfonso re di Castiglia e Riccardo conte di Cornovaglia, si posero fra i concorrenti al soglio vacante. Gli elettori, ch’erano in più gran numero ai quello che lo siano ai giorni nostri, trovaronsi- divisi fra i due antagonisti, e Riccardo molti ne avea fatti suoi col denaro, ma l’arcivescovo di Trcviri non entrò in questo numero: quindicimila marcili steriini, che il principe inglese gli offerse, non poterono sedurlo nè impedirgli di piegare il proprio voto a favore del re di Castiglia,. cui giudicava il più degno (De Hontheìm, Prodrom. Hist. Trcvir., pag. 474‘475)- Questa scelta, adottata dal maggior numero degli elettori, fu applaudita da una parte dell’Alemagna e degli stati d’Italia; ma Alfonso non mantenne punto le belle speranze che s’erano di lui concepite. Contento del titolo d’imporatore eh’eraglisi decretato, egli non si degnò di por piede in Alemagna, e fors’anche noi potè, occupato com’era nel guerreggiare coi Mori. Checché ne sia, l’arcivescovo di Treviri, scorgendo ch’ei non dava retta agl’inviti fattigli di recarsi in Alemagna, lo abbandonò e conchiuse la sua pace col re Riccardo mercè la mediazione della Francia. Allorché Corrado arcivescovo di Cologna nel 1257, od in quel torno, fu rivestilo del carattere di legato, pensava di volerne esercitar le funzioni nella diocesi di Treviri, ma trovò un ostacolo nell’opposizione di Arnoldo, il quale, spedita una deputazione a Roma, ottenne di non aver a riconoscere la giurisdizione di altro legato, tranne quella d’un legato a latore. Arnoldo cessò di vivere il 5 novembre i25() nella cittadella di Tbabor, che avea egli stesso fatta innalzare; ed il suo cadavere lu riportato a Treviri e sepolto nella cattedrale dirimpetto a Thierri suo zio. Il signore di Hontheim (Hist. diplom. Trevi)'., toni- I, pag. 737) pubblicò alcune rimostranze del clero delle cinese di San-Paolino e di San-Simeone di Treviri, in data del gabbato dopo il giorno di sant’Agata del ia56 (V. S.) all ar-