DEGLI ARCIVESCOVI DI MAGONZA 169 Morto nel 27 ottobre seguente l’imperatore Alberto, Tliierri durante la vacanza dell’impero convocò gli elettori a Francfort, ove fu confermata la stessa neutralità nel giorno di san Martino. Radunatosi l’anno nuovo nel medesimo luogo per l’elezione del re de’Romani, i voti loro caddero sulla persona di Federico d’Austria, che a’2 febbraio i/f4° venne da lor proclamato per 1’ organo dell’elettor di Magonza. Federico non mirava con occhio indifferente le turbolenze della chiesa, che andavano di giorno in giorno crescendo; sicché all’oggetto di cercarvi un rimedio, agr giorno nel 29 settembre una dieta in Norimberga, la quale poscia non ebbe luogo. Thierri convocava aneli’ egli dal canto suo un concilio ad Aschaffemburgo pel 16 agosto del i44o, ad oggetto di portare i voti della propria provincia nella dieta che si doveva tenere, e che di fatto si tenne a Magonza nei mesi di febbraio e di marzo del 1441 * inutili tornarono queste cure, e gli animi sempre più si inasprivano. Le cose giunsero a tale eccesso, che nel 144^* il pontefice Eugenio scagliava una sentenza di deposizione c. di scomunica contro gli arcivescovi di Treviri e di Co-logna, per castigarli del loro attaccamento al concilio di Rasilea. Thierri, che il papa avea risparmiato colla speranza di ricondurlo al suo partito, non fu per questo meno ardente nell’assumere la difesa de’suoi colleghi oltraggiati. Gli elettori di Sassonia, del Palatinato e di Brandeburgo si appigliarono alle stesse disposizioni, ed essendosi radunati con essolui a Francfort nel 5 marzo 14465 >1 risultamelo della loro deliberazione fu questo di spedire ad Eugenio un’ambasciata, per cui gli si manifestasse, che s’ egli non rivocava la sentenza di deposizione pronunciata contro i due arcivescovi, s’egli non aboliva le tasse di .cui la nazione germanica era aggravata dalla corte di Roma, se non riconosceva la superiorità dei concili, com’ ella crasi di già riconosciuta dal-concilio di Costanza, e se in fine non confermava la prammatica sanzione di Magonza, eglino darebbipsi all’obbedienza di Felice di lui rivale. Questo tratto di vigore atterrò la fierezza di Eugenio, il quale palesava per mezzo de’suoi legati alla nuova dieta, raccoltasi nello stesso luogo il settembre successivo, di essere disposto alla pace. Ma quegli chc meglio a lui giovava in questa