57i t- CRONOLOGIA STORICA gli partorì nel i/\ gennaio 1657 Carlo Bernardo, il quale perì alla battaglia di Rinfeld Fanno 1678. LUIGI GUGLIELMO. 1677. LUIGI GUGLIELMO, figlio di Ferdinando Mas-sirailiano c di Luigia Cristina di Carignano, nato a Parigi nel dì 8 aprile 1655, succedette a Guglielmo suo avo paterno nel marchesato di Bade. Egli avea perduto il padre per un tragico avvenimento; perocché essendosi questi recato a visitare P elettor palatino ad Heidelberg, venne ferito da un colpo di fucile scaricatosi a caso nel calesse ov’egli trovavasi coll’elettore per andare a caccia, e morì in forza di quasto accidente il 4 novembre dell’anno i(i(X), ch’era quarantesimo della sua età. Questa sventura sembrava quasi ereditaria alla sua famiglia: infatti Guglielmo Cristoforo suo fratello ed Alberto Carlo, suo zio avevano corsa una cgual sorte, il primo nel i65a e l’altro nel iGa6. La madre di Luigi Guglielmo, essendosi ostinatamente rifiutata di cangiare dopo il suo matrimonio il soggiorno di Parigi con quello di Bade, avea voluto custodire presso di se il proprio figlia per farlo educare alla francese; senonchè il padre e I’ avo del fanciullo trovavano modo di farlo furtivamente rapire in età di tre anni, e lo trattennero presso loro. Luigi Guglielmo venne cresciuto fra Parti pacifiche; ma la Provvidenza lo destinava al tumulto dell’armi , di cui esercitò i primi saggi sotto di Monteccucoli, l’emulo di Xurenna. Dopo la morte di quest’ultimo, avvenuta nel 1675, egli bersagliò l’armata francese, costringendola a indietreggiare fino alla venuta del gran Condè, che ne assunse il comando. Nel 167G egli si distinse nell’assedio di Philips-burgo, intrapreso da Federico VI marchese di Bade-Dour-Incli ; e nel 1677 difese Friburgo, assediato dai Francesi, ove però non avendo il comandante voluto seguire il suo avviso, la piazza fu obbligata ad arrendersi. La pace di Nimega, concbiusasi nel 1678, lo restituì al suo marchesato; ed ivi già cominciava a gustare le dolcezze della pace, quando la camera delle riunioni, istituita a Brisacco, sollevò una procella contro di lui e contro gli altri principi alemanni stabiliti sulle sponde del Reno. Questa camera,