DEGLI ARCIVESCOVI DI MAGONZA i93 invasione: collocava alcune truppe nelle gole del Hhingaw, donde il nemico potea penetrare : armava di palizzate e riempiva di pietre l’imboccatura del Meno, per impedire la navigazione di questo fiume nel Reno, e chiamava in Magonza una guarnigione spagnuola. Ma tutte queste precauzioni riescirono inutili. Gustavo Adolfo guadagnava a forza i passi, prendeva Magonza cedutagli dalla guarnigione senza quasi oppor resistenza nel a3 dicembre, e soggiogava col solo presentarsi il resto dell’elettorato. Anselmo Casimiro non lo aveva già atteso, ma ritiratosi in Cotogna stava aspettando che la bufera passasse. Colà egli ratificò a’7 luglio del i632 il trattato di pace conchiuso fra l’imperatore e l’elettor di Sassonia, cui rese in seguito noto ai diversi ordini del circolo del Reno. Nel i63a, fatto consapevole l’elettor di Magonza come il re di Francia era entrato con un esercito nella Lorena, gli deputò il vescovo di Wurtzburgo affine di pregarlo volesse indurre il re di Svezia a restituire i vescovadi di che s’era impadronito e a non recar più molestia agli ecclesiastici nè quanto alle loro persone nè quanto a’ loro possedimenti. Il deputato invero veniva accolto con assai cortesia, ed anche favorevolmente ascoltato ; ma fu questo il solo frutto che dalla sua mission ritraesse. Il re di Svezia, che percorrea l’Alemagna siccome un torrente, non crasi soffermato nel paese di Magonza se non quanto eraglì duopo per sottometterlo. Partendosi vi lasciava il suo cancelliere Oxenstiern, colla commissione di non omettere cosa veruna per assicurargli il possesso di tale conquista. Il ministro assecondava le mire del suo signore: non contento di collocare buone guarnigioni in tutte le piazze forti e di tener pronto fuor della capitale un corpo di cavalleria per le necessarie scorrerie, aggiunse eziandio nuove opere alle fortificazioni, congiunse le due sponde del Reno con un ponte di barche, fè costruire un altro ponte sul Meno dirimpetto a Costheim, ed innalzò un forte al confluente di quel fiume nel Reno, che nominavasi Gustavo Schanz. Nè la morte di questo monarca, avvenuta il 18 novembre i63a, cangiava per nulla lo stato degli affari in Alemagna, mentre 1 suoi generali continuarono la guerra sul piano da lui segnato; e quantunque la battaglia eh1 essi perdettero nel G T. XV.