CRONOLOGIA STORICI l’arcivescovo s’immaginò di ricordare al colile come meglio sarebbe stato il pranzare prima di porsi in viaggio. Vinto da tale riilcssione, Adalberto ritornossene col prelato nella piazza, ove lo trattò senza diffidenza veruna, indi ripigliò secolui il suo cammino. Ma giunto che fu alla corte, Adalberto trovò il monarca pessimamente disposto a suo riguardo; ivi lo si arrestò come reo di lesa maestà, ed apertosi un giudizio contro di esso, venne condannato a perdere il capo. Il conte allora ricordava all’arcivescovo la parola datagli con giuramento; ma Àttone asserì di averglielo mantenuto col ricondurlo nel suo castello, dopo aver-nelo fatto uscire. La sentenza venne eseguita, e la contea di Bamberga assoggettata alla confiscazione. il Serario però non ammette che una parte di questo racconto, liberando Attone dalla taccia della soperchieria che gli viene imputata rispetto al conte Adalberto. Infatti Reginone parlando del supplizio di esso non vi fa entrare per nulla l’arcivescovo di Magonza, e dà tutt’altro andamento al fatto di questo marchese. Ma Witikindo, Luitprando, Mariano Scoto, nonché altri antichi raccontano la cosa presso a poco nello stesso modo dell’arcivescovo di Frisinga; locchè non tolse punto ad Eccard di trattare tutta questa storia siccome una favola inventata dai nemici di Attone, ugualmente che altre narrazioni ancora più inverisimiglianti, in cui la memoria di questo prelato viene egualmente calpestata (Frane, orient., tom. I, pag. 8o3). Essendosi Attone posto in viaggio dopo il 12 marzo del 913 (N. S.) alla volta di Roma, mori di febbre per via nello stesso mese. Tale è il genere di sua morte, giusta Lamberto d’Aschaifemburgo, Reginone, gli annali di Fulde e la cronaca di Wurtzburgo; e queste autorità devonò certamente prevalere a quella di Latomus,il quale pretende che Attone morisse alla battaglia di Here-sburgo, dove Eberardo fratello del re Corrado sul finire del 912 venne sconfitto dal duca di Sassonia. E forse a ciò allude l’encomio che fa di questo prelato il continuatore di Reginone colle seguenti parole.: Anno 912 Hallo ar-chiepiscopus obiit, vir adeo strenuus et prudens. Fu egli, giusta Ekkehard, che ravvicinò al Reno la città di Magonza: Mogontiam ipsam a loco suo antiquo molam propini Mieiio statuit ( De cusibus monast, S. Galli, cap. 1 ).