u38 CRONOLOGIA STORICA ERMANNO II. io36. ERMANNO, ovvero ERIMANNO, soprannominato il PIO ed il NORILE, già arcidiacono di Cotogna, figlio di Ezone, conte palatino, e nipote, per parte di Matilde sua madre, dell’imperatore Ottone II, ottenne nel io36 l’arcivescovado di Cologna. Nel 1048 i suoi congiunti, da lui eccitati, moveano guerra a Thierri IV conte d’Olanda, per vendicare la morte di suo fratello, da questo conte sventuratamente ucciso in un torneo. Ór dunque i confederati prendevano la città di Dordrecht; ma questa quasi di subito veniva ripigliata dal conte. Ecco quanto si accordano a raccontare due antagonisti, Duiardin e Cerisier; ma il silenzio della cronaca d’Egmond sovra questa uccisione e sulle sue conseguenze ci rendono molto sospetto un tale racconto. Nell’anno stesso il prelato accompagnava l’imperatore Enrico nella sua spedizione contro il conte di Fiandra ed il duca di Lothier, e nel susseguente io4g accoglieva in Cologna il pontefice Leon IX coll’imperatore Enrico III. Avendo in seguito accompagnato Leone a Magonza, assisti al concilio ch’ivi tennesi nel novembre dello stesso anno. Egli diede battesimo nelle feste di Pasqua del io5i al principe Enrico figlio dell’imperatore, e a’ 17 luglio del io54 compiè ad Aix-la-Chapelle la cerimonia dell’incoronamento di questo giovane principe, eletto re di Germania. Veramente Liupoldo arcivescovo di Magonza, cui come primate questa funzione spettava, non senza pena ce-devagli tale onore, ma tuttavia fu costretto a piegarsi al-l’autorità dell’imperatore, il quale amò, dice Lamberto di Aschaffemburgo, che da Ermanno fosse coronato il di lui figlio; e ciò in riguardo ai natali del prelato, e perchè la cerimonia dovea seguire in una città soggetta alla sua metropoli (Chr. S. Pantal.). Colpito dai miracoli di santo Ul-darico vescovo di Augusta , alcuni de’ quali eransi operati sovra lui stesso, Ermanno istituì una festa in di lui onore nella sua diocesi, prefissandone il giorno a’ 4 luglio. Siccome poi le sue infermità non gli concedevano di esercitare più oltre le proprie funzioni, egli prese a coadiutore un certo Annone, che l’imperatore gli aveva inviato, ovvero,