592 CRONOLOGIA STORICA anni Federico V era giunto a tal grado di prudenza e di senno, che fu giudicato dal genitore capace di prendere in vece sua le redini del governo. Giorgio Federico per tanto, amando di congiungersi alla fortuna dell’elettor palatino, non istette in forse un momento di spogliarsi del marchesato a’12 aprile 1622 in favore di questo suo figlio. Nel 26 dello stesso mese ebbe luogo la battaglia di Vimpfen, ove Giorgio Federico fu posto in rotta. Prevedendo quindi il di lui successore tutti i mali che stavano per piombare sul marchesato, si diè fretta di scrivere all’imperatore, al-1’ elettor di Baviera ed al generale Tilli, coll’intendimento di piegarli, biasimando apertamente la condotta del suo genitore, e dichiarando ch’egli non l’aveva mai approvata. Però queste lettere riuscivano vuole d’effetto; mentre l’imperatore, fingendo d’ignorare l’abdicazione di Giorgio Federico, pronunciò contro di lui a’25 agosto il suo giudizio definitivo, col quale trasmise l’alta Marca a Guglielmo figliuolo di Edoardo il Fortunato cei frutti percetti e di percepirsi. Federico videsi eziandio spogliato nel 1624 della bassa Marca, di cui s’impadronirono le schiere della lega cattolica. Già l’imperatore avea ridotta in suo potere la contea di Spanheim, e P elettor di Baviera erasi insignorito del Brisgaw. Federico pertanto, ad oggetto di rappacificare il primo, si recò a Vienna nell’aprile del 1627, e conchiuse in di lui presenza un.accomodamento con Guglielmo relativamente alla restituzione dei frutti dell’ alta Marca. Gli onori ch’egli ricevette alla corte di Vienna furono un pegno dell’amicizia dell’imperatore: ond’egli tornatosi in patria deliberò di non omettere cosa alcuna per coltivarsela; senonchè l’interesse della religión protestante non gli concedeva di perseverar lunga pezza in sì fatto proponimento. Ferdinando a’6 marzo del 1629 emanava un editto per la restituzione dei beni ecclesiastici occupati già dai protestanti; e questo tratto d’autorità, cagione di meraviglia a tutta l’Europa, spargeva l’allarme presso tutti coloro che ne venivano lesi. Gli stessi cattolici tremarono pella libertà germanica, che Ferdinando senza alcun velo manifestava di voler oppressare. 11 marchese di Dourlach si congiunse allora agli evangelici per chiedere la revoca di quest’editto;