DEGLI ARCIVESCOVI DI TREVIRI 3ag AMALARIO FORTUNATO. 809. AMALARIO FORTUNATO, monaca di Merloc e discepolo d’Alcuino, divenne il successor di Wazone nella sede di Treviri. Pochi vescovi de’suoi tempi nelle Gallie 10 eguagliarono in sapienza ed in virtù; sicché l’imperator Carlomagno, saggio conoscitore del vero inerito, l’onorò di una stima singolare. Nell’8u questo monarca lo inviò a Sredicare la fede appo i Sassoni stanziati al di là dell’Elba, ell’anno vegnente, tornatosi dalla sua missione, compose un libro intorno al battesimo, per rispondere alle domande che Carlomagno gli avea fatte sul modo con cui s’istruivano i popoli riguardo alla natura ed egli effetti di tal sacramento. Questo libro fu attribuito ad Alcuino dai primi bibliografi; ma i padri Sirmond e le Cointe dimostrarono che l’autore ri’era invece l’arcivescovo Amalario. Nell’8i3 questo prelato venne spedito ambasciatore da Carlomagno insieme con Pietro abate di Nonantule all’imperatore greco Michele Curopalate ad oggetto di trattar della pace fra i due imperi. 11 Mabillon colloca la di lui morte nell’814. Come i viaggi frequenti, eh’ era costretto ad intraprendere per comandamento della corte, ed il lungo soggiorno che tenea presso l’imperatore non gli concedevano quanto avrebbe desiderato di acudire agli affari della sua diocesi, egli scelse, affinchè supplisse nelle sue assenze, il celebre corepiscopo Tegano, ed Adalmaro. Oltre al trattato sul battesimo, di eui ora abbiam fatta parola, noi possediamo anche alcune lettere di Amalario stampate nel settimo tomo dello Spicilegio in 4-°, nelle quali trovasi gran copia di erudizione sacra e profana, sciorinala forse con troppa ostentazione. HE TTI ovvero ETTONE. 814. HETTI ovvero ETTONE, appellato altresì HET-TING, abate di Epternac, secondo alcuni, e di Merloc, secondo altri, e fratello di Grimoldo abate di San-Gallo ed arcìcappellano dell’imperatore Luigi il Buono, venne assunto