4GB CRONOLOGIA STORICA FILIPPO GUGLIELMO di NEUBURGO. »685. FILIPPO GUGLIELMO, nato nel 5 novembre del i6i5 da Wolfgang Guglielmo duca di INeuburgo, e da Maddalena di Baviera, discendeva in ottavo grado da Stefano figliuolo cadetto dell’imperatore Roberto. Notisi che Wolfgang di Due-Ponti, discendendo in quinto grado da Stefano stesso, avea ottenuto Neuburgo e Sulzbacb e procreati due figli, Filippo Luigi e Giovanni: ora da quest’ultimo trassero origine i ducili di Due-Ponti. Filippo Luigi di lui cadetto procreava Wolfgang padre di Filippo Guglielmo, non che Augusto stipite del ramo di Sulzbacb. Filippo Guglielmo prima di ottenere la dignità elettorale conchiuse un trattato nel 1666 coll’elettore di Brandeburgo riguardo alla successione di Juliers e di Cleves; ed ebbe in sua porzione Juliers, Bcrg e Ravenstein, mentre Cleves, la Marck e Ravensberg venivano a cadere nell’elettore di Brandeburgo. Filippo Guglielmo ebbe due volte la proposta della corona di Polonia dopo l’abdicazione di Giovanni Casimiro e la morte del re Michele. Nel i635 questo principe succedette all’elettore Carlo, tanto in forza della bolla d’oro, come ancora dei patti di famiglia, ratificati già nel i648 da tutti i conti palatini, e confermati poscia dall’articolo IV della pace di Westfalia. Egli ricevette dall’imperatore l’investitura de’suoi nuovi stati, ad onta delle opposizioni di Leopoldo Luigi duca di Veldenz e di Elisabetta Carlotta duchessa d’Orleans; perocché il primo, siccome più prossimo congiunto maschio dell’ ultimo elettore in linea collaterale, pretendeva di avergli a succedere per diritto di maggiorato-, e la duchessa, sorella dell’elettore Carlo, reclamava i principati di Simmeren e di Lauteren con una parte delle contee di Sponheim, siccome feudi femminili, oltre poi ai beni allodiali ed al mobiliare della successione del suo genitore. Quest’ ultima pretesa cagionò nel 1688 una guerra che rovinava il Palatinato. Filippo Guglielmo morì a Vienna nel 2 settembre i6go. Non puossi ricordar senza orrore la barbarie che i Francesi commisero in questo bello e sventurato paese: dopo comandato agli abitatori di spatriare, strapparonsi le vigne, bruciaronsi