DEI DUCHI DI ZERINGEN 5,7 CORRADO. 1123. CORRADO, fratello di Bertoldo III, a lui succedette nel ducato di Zeringen, e ne assunse il titolo nei diversi atti che di esso ci restano. Abbiamo eziandio rinvenuto in un diploma dell’ imperatore Corrado III, rilasciato nel ii3q all’abazia di Seltz, il nome di Cunradus dux Cariutliiae; qualifica clic trac forse la sua origine dal ducato di Cariatia, già posseduto da Bertoldo I suo avo, se pure non è questo un errore del copista in luogo di Ceringiae. Comunque sia la cosa, nel na5 l’abazia di San-Biagio lo scelse a suo protettore;-carica che i duchi di Zeringen conservarono fino alla loro estinzione . Morto essendo nel 1127 Guglielmo III conte di Borgogna senza lasciare nè figli nè fratelli, Rinaldo III conte di Macon suo cugino gli succedette; ma siccome rifiutossi di rendere omaggio rispetto a questa contea all’imperatore Lotario II, questi lo bandiva dall’impero nella dieta di Spira, c conferiva la parte della contea di Borgogna, posseduta da Guglielmo stesso, al duca Corrado zio materno del defunto, aggiungendovi eziandio il rettorato 0 luogotenenza generale del regno di Borgogna, il cui territorio estendevasi dai Vosgi fino al Mediterraneo. Rinaldo difese coll’armi i propri diritti, ma fatto poi prigioniero, venne condotto a Strasburgo, ove la dieta che colà si tenne gli restituì la libertà e per-misegli di tornarsene alla propria contea. Corrado nondimeno rimase in possesso del rettorato ossia governo di Borgogna, che venne anche riguardato in seguito come un bene ereditario dei duchi di Zeringen; onde avvenne ch’eglino s’intitolassero, siccome Corrado stesso, ora duchi, ora rettori della Borgogna. Morto essendo nel 1137 l’imperatore Lotario, Corrado di Hoheiistaufien duca di Franconia venne eletto nel ii38 in sua vece dalla fazione dei Ghibellini; ma il duca di Zeringen, ch’era uno de’capi di quella dc’Guelfi, si oppose a cotale, elezione, e favorendo Enrico duca di Sassonia genero del defunto imperatore, si rifiutò di riconoscere il nuovo re de’Romani. Federico duca di Svcvia c di Alsazia, fratel di quest’ultimo, assembrava allora un esercito per costringci'velo; e spalleggiato da Gcbardó vescovo