256 CRONOLOGIA STORICA {»alatino il male che aveva fatto al prelato : se non che ’imperatore al suo ritorno troncava le ostilità (Godefr. S. Pantaleon). Egli è poi un errore del Collini quello di asserire che il palatino costringeva il prelato a domandare la pace. Nel 1165 Rinaldo intervenne al concilio di Wurtz-burgo, dove l’imperatore per di lui istigazione promise con giuramento di non riconoscer giammai Rolando, (ossia Al-lessandro III) qual sommo pontefice, ed a rimanersene fedelmente unito a Pasquale successore di Ottaviano, non meno che ai successori che il di lui partito gli avrebbe eletti. Fu parimente ad istigazione di Rinaldo, che Federico costrinse tutti i vescovi dell’ assemblea a prestare un medesimo giuramento. Però l’arcivescovo di Magdeburgo, più degli altri scrupoloso, per deludere il comando del principe, domandò che prima di ogni altra cosa l’arcivescovo di Cologna ricevesse gli ordini e si facesse consecrare; al che essendosi quest’ultimo rifiutato, l’imperatore sdegnato gli diresse gravissimi rimproveri accompagnati da minaccie, onde rimase per modo atterrito che prima di ogni altro prestò il giuramento, non senza versar molte lagrime, e promise di ricevere gli ordini e la vescovile con-secrazione. Nello stesso anno, giusta la cronaca belgica, questo prelato, assistito da Alessandro vescovo di Liegi, dissotterrò ad Aix-la-Chapelie, presente Federico e la sua corte, le ossa di Carlomagno, collocandole in una cassa d’ argento, c ponendo questo principe nel novero de’ santi, conformemente al decreto di canonizzazione dell’antipapa Pasquale. Rinaldo nell’anno seguente fu posto a capo dell’ambasciata che l’imperatore spediva al re d’Inghilterra per chiedergli Matilde sua figlia maggiore per Enrico primogenito del primo; ed il monarca inglese, che trovavasi allora a West-minster, fe’muovere tutta la sua corte ad incontrare il prelato. Però il gran giustiziere, detto Raule de Dicelo, gli negò il bacio della pace siccome ad uno scismatico; e dopo la sua partenza fece rovesciare gli altari ov’ egli e i sacerdoti del suo seguito aveano celebrati i santi misteri. Nell’ottobre 1166 Rinaldo seguiva per la terza volta l’imperatore in una spedizione d’Italia. Disponendosi Federico a recarsi a Roma perchè fosse ivi riconosciuto il suo antipapa Pasquale, spedi dapprima Rinaldo con un corpo