DEGLI ARCIVESCOVI DI COLOGNA aa7 figlio, re di Sassonia, avvertito dal vescovo dei mali disegni di Carlo, si pose in guardia, e radunate alcune truppe, mosse contro di lui, e presso Andernac lo pose in rotta ( Armai. Fuld.). Nell’885, dietro la domanda che Goffredo capo dei Normanni aveva con minacce fatta all’imperatore Carlo il Grosso dei territori d’Andernac, di Coblenza e di Sentzich, per possedere de’vigneti ne’suoi dominii, questo monarca gl’inviò il duca Enrico e l’arcivescovo Guilliberto, perchè secolui conferissero. Giunti gli ambasciatori nell’ isola di Betau, trattarono per una intera giornata col principe normanno intorno alla loro missione, senza però nulla poter cqnchiudere. Giunta la notte, sortono dell’isola per far ritorno al loro albergo. Il duca Enrico persuase allora il prelato d’indurre la principessa Gisle, moglie di Goffredo, a recarsi a visitarlo nel giorno appresso fuori dell’isola. Essa partiva onde accondiscendere a tale invito. Enrico frattanto tornavasi presso Goffredo, conducendo secolui il conte Eve-rardo, che volea querelarsi delle usurpazioni da esso fattegli sulle sue terre. Ora mentre disputavasi su questo rapporto con assai calore, Everardo, all’udire alcune parole oltraggianti da Goffredo proferite, Io ferì d’un colpo della sua spada; e tostamente usciti fuori alcuni satelliti ch’egli aveva appostati, terminarono di ucciderlo; dopo di che tutti i Normanni dell’isola vennero massacrati (Armai. Mei.). Guilliberto nell’887 tenne a Cologna un concilio provinciale, in cui, oltre agli altri regolamenti, si proibì gli abati laici di alienare i beni delle loro abazie, senza la permissione del vescovo. Questo prelato cessò di vivere nel cominciare dell’Sgo, e fu sepolto nella sua cattedrale. Re-ginone abate di Pruym Io chiama un santo vescovo, egualmente versato nelle cose divine ed umane. Il di lui nome trovasi in molti martirologi. ERMANNO I. 890. ERMANNO ovvero ARTMANNO, soprannominato il PIO, divenuto arcivescovo di Cologna dopo la morte di Guilliberto, intervenne con questo carattere al concilio di m Porcheim tenutosi nel maggio dell’890. Una fra le prime