DEGLI ARCIVESCOVI DI TREVIRI 381 tirato fino al io febbraio del i368 (N. S.), epoca della sua morte- CONONE II di FALKENSTEIN. t362. CONONE o CUNONE di FALKENSTEIN, nato nel j3ao, di coadiutore di Boemondo èssendo divenuto successore di lui, cominciò dal ratificare la tregua dallo stesso conchiusa colla città di Treviri rispetto alle pretensioni dei cittadini. Avendo papa Urbano V nominato arcivescovo di Cotogna Adolfo della Marck, il quale differiva di farsi ordinare, il pontefice con sue lettere del 3 settembre i363 diede l’incarico a Conone di amministrar questa chiesa ; incarico ch’egli sostenne anche dopo l’abdicazione di Adolfo e per tutto il tempo in cui durò il vescovado di En-gilberto di lui successore, che cessava di vivere a’ 3 dicembre del i363. Ma intanto eh’egli vegliava sugli affari altrui, la città di Treviri fece di bel nuovo rivivere le sue pretese; ed immaginandosi di avere interamente escluso l’arcivescovo dal governo civile, volle .eziandio privarlo del pedaggio della Mosella per appropriarselo. Dopo qualche reciproco atto di ostilità, le parti si rimisero all’arbitrio dell1 impcrator Carlo IV, il cui giudizio, pronunciato nel lunedi precedente il Natale (a’23 dicembre) del 1364, diede vinta la causa all’arcivescovo, con proibizione ai Treviresi di conchiuder verun trattato fra di loro, ovvero cogli stranieri, senza la permissione del loro prelato. Nel 1371 Co-none rifiutò l’arcivescovado di Magonza e poscia quel di Cologna, cui amministrava già da sette anni, facendo eleggere a questa sede Federico di Saarwerden suo nipote; e nel 1376 ottenne da Carlo IV imperatore un diploma in iti data del 3i maggio, per lo quale egli rinnovava e confermava tutte le regalie spettanti alla chiesa di Treviri, non che tutti i privilegi e prerogative di cui essa godeva; nè la dignità di arcicancelliere del regno d’Arles venne punto «bbliata fra i titoli che adornavano l’arcivescovo di Treviri. A ciò fu aggiunto che nell’elezione deire de’Romani « negli altri affari dell'impero, da trattarsi dagli elettori d primo suffragio verrebbe dato da quello di Treviri. Il