DLGLI ARCIVESCOVI DI MAGONZA 9!) ARCIVESCOVI DI MAGONZA SAN BONIFACIO. BONIFACIO, appellato primamente W1NFRID0, che nacque verso il 680 da nobili genitori a Creditone o Kir-tone nel Devonshire in Inghilterra, già monaco fin dalla sua più tenera età, ordinato sacerdote nel suo trentesimo anno, e subito dopo occupato nel ministero della predicazione, passò il mare nel 716 per adoperarsi in Germania nella conversione degl’infedeli, e prese terra nella Frisia. Ma il duca Radbodo, che allora guerreggiava con Carlo Martello, e che d’altra parte era forte aderente alle superstizioni del paganesimo, gli vietò di colà predicare, onde egli dovette ritornarsene l’anno stesso nel suo monastero. Due anni dopo, mosse con lettere di Daniele vescovo di Winchester alla volta di Roma, ove, preso il papa Gregorio II dal suo modo di conversare, proposegli la missione dell’ Alemagna, che venne da lui accettata. Si fermò primamente nell’anno 719 in Turingia, vasta regione, ove trovava da riformare non pochi abusi introdotti dai cattivi ecclesiastici. Ma avendo qualche tempo dopo intesa la morte del duca Raìlbodo, tornossene in Frisia, ed unitosi a san Ville-brordo primo vescovo d’Utrecht, si pose secolui ad operare caldamente per la propagazione della fede nella sua diocesi. Dopo aver egli esercitato con frutto le proprie cure per lo spazio di tre anni sotto la direzione di quel prelato , lo lasciò l’anno 722 per recarsi a predicare hella flesse con altri compagni, che avea fatti venire dall’Inghilterra. Nel 72'à egli si recò a render conto della sua missione al pontefice Gregorio II, cui avea già per lettere consultato più volte. Gregorio, prima di licenziarlo, lo ordinò vescovo regionario, dandogli una lettera commendatizia per Carlo Martello duca dei Franchi; ond’egli spalleggiato dalla protezione di questo principe ripigliava la sua missione nella Messe, uve fece nuovi progressi. Tornatosi a Roma nel 732, rice*