CRONOLOGIA STORICA Avendo un incendio distrutta nel ioot) la cattedrale da esso lui edificata, egli imprese a ricostruirla; ma Iddio lo tolse dal mondo prima che potesse darvi l’ultima mano. La sua morte viene collocata nella cronaca australe sotto l’anno ioio, ed in quelle di Wurtzburgo e d’Augsburgo sotto il successivo; ma siccome è segnata a’23 febbraio nella necrologia della chiesa di Magonza, apparisce che la differenza dell’anno procede soltanto dalla diversa maniera d’incominciarlo. Trittemo nella cronaca d’Ilirtsauge leva a cielo la dolcezza del carattere di Willigiso, la sua'carità pei poverelli, la sua affabilità c bontà verso di tutti; ma tuttavia Tangmar nella vita di san Bernuardo vescovo di Hildesheim non tralascia di tacciarlo d’alterigia e d’invidia: egli narra le discordie insorte fra Willigiso e lo stesso Bernuardo rispettò all’abazia di Gandersheim, ove ciascuno di essi aspirava alla giurisdizione di questo monastero, di cui però il vescovo d’Hildesheim aveva un diritto maggiore (V. i concilii di Polden , di Francfort e di Roma tenutisi nel iooi ). Ma puossi, per quanto ne sembra, scusare Willigiso su tale proposito per tre ragioni: i.° perchè la principessa Sofia sorella dell’imperatore Ottone III, conse-crandosi a Dio in quel monastero non volle ricevere il velo che dalla mano di un arcivescovo rivestito del palliarti ; a." parché Willigiso si fè sollecitare per ben tre volte prima di recarsi ad eseguire tal cerimonia; 3.“ perch’egli in seguito conobbe il proprio torto e ne prestò soddisfazione al suo confratello. Willigiso, a quanto ne dice il suo epitafio, avea fatto erigere oltre la sua cattedrale, anche le collegiate di Santo-Stefano e di San-Vittore, il monastero di Durlau in Turingia,-un ponte sul Meno ad Eschoffembur-go, ed un altro sulla Nava a Bingen. ERCKEMBALDO ovvero ARCAMBALDO. io 11. ERCKEMBALDO od A RC AM BALDO, detto anche Errenwaldo, sassone di nascita e già abate di Fulde, venne consecrato dopo canonica elezione nel i.° aprile del ioli da san .Bernuardo vescovo d’Hildesheim suo cugino. Egli consacrò Poppone arcivescovo di Treviri nel i.° gennaio del 1017 per comandamento dell’imperatore Enrico Jf,