* atJo CRONOLOGIA STORICA La buona corrispondenza fra l’imperatore e Filippo non ebbe lunga durata; poiché essendosi il primo di essi cacciato in capo di appropriarsi le spoglie dei vescovi defunti, il prelato insieme con molti de’suoi confratelli si oppose nel 1.186 ad una simile pretenzione. La medesima controversia fece entrar poi l’imperatore in discordia colla santa sede; sicché, per far onta alla corte di Roma, ei comandò che si chiudessero tutti i passi delle Alpi, affinchè niun suddito degli stati dell’Alemagna potesse ivi rivolgersi. Ma Urbano III, affine di rimediare all’inconveniente, nominò 1’ arcivescovo Filippo suo legato in Germania, con facoltà di decidere tutte le contestazioni che si solcano portare innanzi alla santa sede. Quindi irritato l’imperatore minacciava Filippo di tutto il peso della sua .collera, per avere accettato un tal titolo; e quei di Cologna, aspettandosi eh’ ci venisse ad assaltare la loro città, si adoperavano a fortificarla, circondando di mura i sobborghi ed innalzando alcune torri davanti alle porte. Il prelato dal canto suo aduuava il sinodo per consultare coi capi del clero e del popolo intorno ai modi più acconci di respinger la forza colla forza. Però nel 1188 chiamato Filippo dall’imperatore alla dieta di Magon'za, fece ivi con esso la pace. Così parimente i cittadini di Cologna gli rientravano in grazia; se non che esigeva da loro milleduecentosessanta marchi, ed obbligavali inoltre ad abbattere una della lor porte e ad interrare la fossa della città in quattro luoghi, pgr l’estenzione ciascuno di quattrocento piedi (Gundling). Morto poi l’imperator Federico nel 1190 nella sua spedizione di Palestina, Filippo, che frattanto egli aveva eletto a capo del suo consiglio di reggenza, fu allora inviato a Roma, affinchè persuadesse il pontefice a concedere al re Enrico l’imperiale corona. Il principe lo seguì da presso, e fu incoronato da Celestino III nella seconda festa di Pasqua del 1191. Da Roma Filippo passava in Puglia con un esercito per assediare la città di Napoli; ma nel mezzo di tale impresa egli cessò di vivere ai 9, ovvero, secondo altri, a’ i3 agosto del 1191. Il suo corpo fu traslatato nella di lui chiesa metropolitana, ove giace sepolto in un bel mausoleo presso il suo predecessore. Questo prelato era uomo di senno e di mano, siccome le sue azioni il coi»*