174 CRONOLOGIA .STORICA quel mentre che Dietero si appellava al futuro concilio. Essendosi questi ritirato nelle piazze che tuttora gli rimarcano fedeli, pose in opera ogni sforzo per resistere al suo avversario; ma avendo Adolfo sorpresa la ciltà di Magonza nel 27 ottobre del 1462, egli fu a quella di essere preso, ed ebbe appena il tempo di farsi calar dalle mura mediante una corda. Tanto in questa congiuntura, che ne’diversi altri scontri dei due partiti, fu sparso non poco sangue, e si fa ascendere a duecentomila fiorini la spesa che questa discordia portò alla chiesa di Magonza, fino che vi si ristabilì nell'’ottobre, del i4&3 la concordia nel modo che abbiam di sopra narrato. Adolfo, rimasto possessore tranquillo del seggio di Magonza, pose ogni sua cura nel ri-conciliare perfettamente con Dietero il pontefice e 1’ imperatore, e non dimenticò veruna delle condizioni del trattato che avea con lui conchiuso. Nel i465, per motivi che ci restano ignoti, Adolfo assumeva come suo coadiutore nello spirituale non meno che nel temporale, contro il voto del suo capitolo, Enrico figlio minore di Ulrico conte di Wurtemberg; se non che Federico elettor palatino, mediante un trattato di perpetua alleanza conchiuso nel 3 marzo dell’anno successivo, gli fé promettere che di buon grado 0 per forza licenzierebbe Enrico e 1’ obbligherebbe ad offerire la sua dimissione. Adolfo di fatti vi riusciva mercè l’interposizione del marchese di Bade, il quale persuase ad Enrico di spogliarsi di quella coadiutoria, sotto le condizioni che si annunziarono nella transazione stesa in proposito il i5 agosto del »467 (Serarius, tom. I pag. 784). Fino allora Adolfo non era per anco consécralo: e non lo fu prima dell’anno successivo, nè ricevette l’investitura dall’imperatore Federico III che nel 1470. Intimamente legato a questo principe, egli lo accompagnava in quasi tutti i suoi viaggi, e trovossi eziandio seco lui nel al campo dinanzi a Nuys, di cui era venuto in soccorso contro il duca di Borgogna che ne faceva l’assedio. Avendolo ivi colto d’improvviso una malattia, egli si fé trasferire nel castello di Eltfeld, ove cessò di vivere a’6 settembre dello stesso anno; ed il suo cadavere fu portato nel monastero vicino ad Erbach, ove gli sì diè sepoltura.