DEI RIARGRAVJ D’HOCIIBERG ENRICO II, detto il CAVALIERE. 123i. ENRICO II, figlio, non già nipote, come pensano molti, di Enrico I, succedette allo stesso in tenera età sotto la tutela della sua genitrice. Nel 1262 egli prese parte alle turbolenze civili della città di Bade, e si spiegò a favore della fazione che appellavasi del Parrocchetto contro quella denominata della Stella. Allorché l’imperatore Rodolfo si dispose nel 1278 ad intraprendere una seconda spedizione in Boemia col fine di abbattere il re Ottocare, dimandò soccorsi al nostro margravio, ed ottenne ottocento cavalli, eh’Enrico condusse egli stesso, ed alla cui testa pugnò, recando in mano Io stendardo imperiale. Enrico, obbliando i legami del sangue, servì questo principe col medesimo zelo anche quando ei perseguitava Rodolfo marchese di Bade cugino del medesimo. Fu poi nel 1289 che l’imperatore lo scelse insieme coi vescovi di Basilea e di Strasburgo a por fine, giusta il loro avviso, alla controversia già insorta fra Egenone di Friburgo e gli abitatori della stessa città. Nel diploma, che conferma il componimento da essi conchiuso, e che porta la data della festa di san Matteo dell’anno medesimo, scorgesi il sigillo di Enrico margravio di Hochberg, dove viene rappresentato a cavallo, armato di tutto punto. Poco dopo egli abdicò per entrare nell’ordine dei cavalieri teutonici, e visse ancora circa otto anni, essendo morto verso il 1297, giusta la conghiettura dello Schoepflin. Da Anna d’Allzena sua sposa, Enrico lasciò tre figliuoli, cioè Enrico e Bodolfo, che si divisero la di lui eredità; cd Ermanno, che, entrato nell’ordine dei cavalieri gerosolimitani, divenne gran priore dell’Alemagna e morì a Friburgo nel Brisgaw il 12 aprile del i3ai.Tre figlie uscirono pure da questo nodo, cioè Agnese sposa di Walther di Richcmberg, Cunegonda cd Elisabetta, ambedue religiose. ENRICO III. 1289. ENRICO c RODOLFO di lui fratello governarono indivisamente i domimi ereditati dal loro padre fin verso