258 CRONOLOGIA STORICA fabbricò il suo palazzo, e fece rialzare, per mettere i suoi dominii al salvo di qual siasi ostalità, il castello di Rineck, che Corrado nel n5o avea demolito. FILIPPO di HEINSBERG. 1167. FILIPPO, figlio di Goswino II, signore di Hein-sberg e di Fauquemont, e di Adelaide di Sommcrsburgo, decano della chiesa di Cologna, la quale già da lui go-vernavasi in assenza di Rinaldo, venne poi eletto a succedergli mentr’egli si trovava nel seguito dell’imperatore in Italia col titolo di cancelliere. Questa elezione fu assai gradita a Federico, il quale avealo raccomandato colle sue lettere a quei di Cologna ed all’antipapa Pasquale li, perocché eglino tutti si lusingavano che servirebbe con zelo al loro partito. Quindi il primo non tardò a concedergli l’investitura e l’altro gli adornamenti episcopali. Filippo nel 1168 giunse a Cologna il giorno dell’Assunzione, e fu consecrato dal vescovo di Utrecht a’ 29 del seguente settembre. Egli poi nel 6 luglio dell’anno successivo proclamava alla dieta di Ramberga re de’ Romani il principe Enrico, figlio dell’imperatore, giovanetto allora di soli cinque anhi; indi avendolo condotto ad Aix-la-Chapelle il i5 agosto (e non già 8 giugno) eseguì la cerimonia della sua consecrazione non che del suo incoronamento. Dappoiché nel 1175 fu levato l’assedio da Alessandria della Paglia, venne egli scelto qual conciliator della pace verso i Lombardi; ma non gli riuscì punto di combinarla; nè più gli tornò fortunata la conferenza tenuta in nome dell’imperatore coi cardinali, incaricati di provvedere insieme con esso ai modi più acconci di estinguere lo scisma. Al contrario egli si adoperò con buon successo appo Alessandro III, e fino dalla prima udienza che ne ottenne si accordarono per un. abboccamento coll’imperatore in Venezia. Ivi infatti nel 1177 la pace si stabilì, e fu assodata dai giuramenti dei principi dell’impero, e specialmente da quello dell’arcivescovo di Cologna, clic ne diè l’esempio. Dopo quest’epoca, Filippo si palesò assai affezionato ad Alessandro, nè già ebbe a servire un ingrato; perocché, affine di rendergli contraccambio, questo pontefice conformava me reè lettere, che vari cardi-