a36 CRONOLOGIA STORICA Nel 1020 la malizia degli invidiosi e degli adulatori riaperse la piaga che già aveva fatta nel cuore di Enrico l’opposizione di Eriberto al di lui innalzamento. Avvenne che trovandosi l’imperatore in marcia onde reprimere il conte Ottone, che molestava la chiesa di Magonza, desse ordine ad Eriberto di condurgli alcune truppe. Questi non avendo potuto obbedirlo, perchè trovavasi assalito dalla febbre, ebbe poi un bello scusarsene; chè l’imperatore, riguardando come frivole od inventate cotali scuse, deliberò trattarlo quale ribelle: e, sottomesso Ottone, recossi a Cologna con si fatto divisamente; ma l’umile e rispettosa sommessione, con cui venne accolto da Eriberto, lo disarmò per modo, che, contro l’aspettazione de’cortigiani, cordialmente abbracciavaloj, e non solo gli restituiva la sua grazia, ma chiedevagli anche perdono. Eriberto non sopravvisse gran fatto a questa riconciliazione, ma in quella che sì recava nel 1021 a visitar la sua diocesi, cadde malato a Nuys. Come i rapidi progressi del morbo gli annunciavano la sua ultima ora, egli chiamò a se Elia abbate di San-Martino in Isola, e ricevuti per mano sua gli ultimi sacramenti, si fè trasferire pel Reno a Cologna, ove spirò nel 16 marzo dello stesso anno. Il suo corpo fu recato a seppellire nell’abazia di Tuits. I molti prodigi che avvennero sulla sua tomba determinarono il pontefice Gregorio VII a riporlo nel novero de'santi. PELLEGRINO. 1021. PELLEGRINO ovvero PILLIGRINO, detto altresì BELGRIMO, fu il successore di Eriberto nel seggio di Cologna. Poco dopo la sua inaugurazione intervenne coll’imperatore al concilio di Aix-la-Chapelle, ove si agitò la questione già insorta fra lui e Durando vescovo di Liegi relativamente all’abazia di Porcet, se cioè questa appartenesse alla diocesi di Cologna ovvero a quella di Liegi. Avendo l’assemblea deciso in favor di quest’ultima, Pelle' grino, a detta di Baldrico, se ne uscì incollerito senza verun rispetto verso i suoi giudici. Nel concilio medesimo furono decretati alcuni sovvenimenti per la spedizione che l’imperatore disegnava contro i Greci della Puglia, e gli ai-