DEGLI ARCIVESCOVI DI TREVIRI 335 quello di Verdun cui presiedette nel 947, e quello d’In-gelheim raccolto nel giugno del 948 dal legato Marino ad oggetto di ristabilire una solida pace fra il re Luigi d’Ol-tremare ed Ugo il Grande duca di Francia. Roberto ottenne nel 947 da Ottone I re di Germania la conferma del privilegio d’esenzione conceduto già alla sua chiesa dai re Zuentiboldo e Luigi di lui successore. Egli mori dalla peste, durante una grande assemblea di signori tenutasi in Cotogna nell’anno 956, ed il suo cadavere riportato a Tre-virij fu sepolto nella chiesa di San-Paolino '(\Gall. Chr., tom. XIII, col. 397). Ruotgero nella vita di san Brunone arcivescovo di Cologna appella Roberto magnifico prelato, magniflcus praesul. ENRICO I. g56. ENRICO, fratello di Poppone vescovo di Wurtz-burgo e congiunto di Ottone I re di Germania, occupò il seggio di Treviri dopo la morte di Roberto. Essendosi Ottone partito alla volta dell’Italia nel 961, Enrico si recò a raggiungerlo in questa regione verso la metà del 963, e non già prima, poiché noi troviamo in un diploma c negli atti del concilio, cne Ottone, allora imperatore, fece tenere a Roma nel medesimo anno, com’egli giungeva più tardi di esso in questa città. Avendo accompagnato questo principe nel suo ritorno, morì dalla peste a Panna nel 964, giusta il continuatore di Reginone ed altri ancora. Ciò per altro è malagevole a conciliarsi con un atto che Enrico sottoscrisse di propria mano a Treviri nel 17 settembre del 9^4 (Pe Hontheim, Hist. diplom. Trevir., tom. I, pag. 3di). Fu sotto a questo arcivescovo che l’imperatore Ottone concedeva nel 962 il titolo di cappellano dell’imperatrice all’abate di San-Massimino di Treviri (V. il diploma dì questa concessione nella storia diplomatica di Treviri (tom. I, pag. 292).