386 CRONOLOGÍA STORICA desolando il suo territorio e facendo prigionieri tutti quelli fra i suoi abitatori che potè cogliere. Nel 18 gennaio dello stesso anno il senato di Treviri inviò deputati al concilio di Basilea per fargli presente i funesti effetti dello scisma e supplicarlo a porvi un pronto rimedio; e questo indusse l’imperatore ad interporre la propria autorità per ¡sviare l’assedio, di cui Treviri era già minacciata. Udalrico parve in sulle prime disposto a piegarsi ai comandi del sovrano; ma subitamente riprese il primo diseguo e si presentò innanzi alle mura di Treviri, cominciandone l’assedio cinque giorni prima della domenica delle Palme, cioè a’ 3i marzo del i433. Erano suoi alleati in questa guerra gli arcivescovi di Magonza e di Cologna coi duchi di Berg, di Ju-liers e di Baviera e con altri principi; tuttavia la resistenza degli assediati lo costrinse a ritirarsi nella festa susseguente dell’ Ascensione Avendo poi Udalrico fatto sembiante di bramare la pace, si tenne a questo proposito in Biviers al di là della Mosella un congresso, cui l’animosità delle parti fece riuscire infruttuoso. Rabano sul finire del luglio fece il solenne suo ingresso a Treviri, dove accolse gli omaggi degli abitanti, dopo aVer loro assicurata la conservazione de’lor privilegi. Di là recatosi poi a Coblenza, dietro l’invito de’magistrati, incontrò qualche ostacolo per parte dei popolani, cui finalmente venne a capo di riguadagnarsi sul terminare del 1434* Tocco dai lagni della città di Treviri, il concilio di Basilea fè citare Udalrico, il quale essendovi comparso, non tardò poscia a darsi alla fuga, allorché s’accorse che l’assemblea eragli avversa. La sua evasione fu susseguita da una sentenza del concilio, che diè vinta a Boberto la causa (Martenne, ampi, col., tom. Vili) col. 872). Udalrico confidando di far annullare questo giudizio da papa Eugenio IV, si pose in cammino alla volta di Roma; senonchè venne dalla morte sorpreso nel ¡/¡fà a Turgau nella Svizzera. Rabano nel i433 elesse a proprio coadiutore, colla permissione del papa, Giovanni d’IIeinsperg vescovo di Liegi; e furono i lagni del clero di Treviri riguardo alle frequenti alienazioni che andava facendo dei migliori fondi e dei più pingui diritti della sua chiesa che lo determinarono ad abbracciare un tale partito. Fin dal i435, per farsi suo il