DEGLI ARCIVESCOVI DI TREVIRI 379 co1 vassalli, comperandola eziandio iti qualche modo colle favorevoli condizioni che loro accordò; ma tuttavia non potè goderne assai lungo tempo, perocché Jacopo di Mont-clair conclnudeva nello stesso anno cogli scaBbini, col senato e col popolo di Treviri una lega contro di lui, per la quale prometteva di aiutarli nella loro ribellione e di accoglierli ne’suoi castelli di Montclair, di Rbingravenstein e d’IIeildengen. Il prelato, dopo avergli fatte molte inutili rimostranze, se ne andò ad assediarlo nel suo castello di Montclair, cui rase al suolo, dopo essersene impadronito a’22 dicembre; dopo di che fece erigere dirimpetto, sulle sponde della Saarc, il castello di Sarenstein. Questa vittoria riportata da Baldovino non sedava punto i movimenti dei Treviresi, i quali prima del 1353 non si accomodarono col prelato; cosa che si avverò mercè un trattato duraturo sei anni, che fu sottoscritto da loro nel 5 novembre. Baldovino poco vi sopravvisse, essendo mancato nel 21 gennaio del-l’anntf successivo. I di lui funerali, onorati dalla presenza dell’imperatore Carlo IV e da un numero grande di prìncipi e di prelati, si eseguirono nella cattedrale, ove fu pur seppellito. Brower non gli è troppo parco di encomii, giacché gli attribuisce senza restrizione veruna ogni virtù guerriera, politica, civile e morale: del resto un tale elogio non è che il commentario dell’epigrafe che fu scolpita sulla sua toniba. BOEMONDO II d’ETENDORF. i354. BOEMONDO, nato dall’illustre famiglia dei signori d’Etendorf^ già arcidiacono di Treviri, ne venne poi elelto arcivescovo in età molto inoltrata, a’ 23 febbraio del i354_ Non appena fu egli salito sulla propria sede, che 1 Treviresi "lo costrinsero a confermare i Ijor privilegi, ed anzi ad accrescali; dall’altro lato molti signori, che avevano vendute le loro terre all’arcivescovo Baldovino, pigliarono le armi affine di ricuperarle.il prelato, nonostante il pacifico suo carattere, si vide costretto tfd opporre la forza alla forza, ed il fece con buon successo. Nel i35tìegli pose in rotta presso Kircliberg nell’Hundsruck il conte di Sponheim, uno de’suoi vicini più nocevoli alla sua chiesa, e lo ridusse