DEGLI ARCIVESCOVI DI COLOGNA sendosi Roggero re di Sicilia impadronito di questa città, dissotterrato il di lui cadavere e quello del duca Ranulfo, li fece inumanamente trascinare pei trivii. Gelenio avvisa che quello di Brunone venisse in seguito traslatato in Alemagna. Ottone di Frisinga dice di questo prelato com’ ei fosse molto versato nelle lettere. UGO di SPONHEIM. 1137. UGO, discendente dalla famiglia dei conti di Sponheim, già decano della metropolitana di Cotogna, allorché Brunone cessò di vivere trovavasi in Italia fra il seguito dell’imperatore Lotario, il quale lo scelse ben tosto in luogo del defunto, elezione che venne approvata da papa Innocenzo If, il quale Io consecrò e gli concesse il palliarti. 11 clero ed il popolo di Cologna intesero con molto gaudio una tal nomina ; ma in capo a quattro settimane Ugo se ne moriva il i.° luglio a Mclfe per una emissione di sangue inopportunemente eseguita. ARNOLDO I. 1138. ARNOLDO, prevosto di Sant’-Andrea di Cologna, che senza verun fondamento molti spacciano come figlio di Enrico conte di Gueldria, succedette al più tardi verso il principio del 1138 all’arcivescovo Ugo nella sede di Cologna. Questi in quaresima dello stesso anno concorse nella dieta di Coblenza all’elezione del re Corrado di Svevia; ed avendolo accompagnato ad Aix-la-Chapelle, intervenne al suo incoronamento, che non potè eseguire da se medesimo, perocché non avea per anco ricevuto il pallium. Nel 1147 egli accolse in Cologna sul cominciar del gennaio san Bernardo, il quale ritornavasi dalla dieta di Spira, ove predicato avea la crociata nelle feste di Natale. Il santo abate celebrava la messa nella cattedrale la prima domenica di questo mese; e dopo questa celebrazione operava un gran numero di miracoli, giusta l’arcidiacono Filippo, che ac-compagnavalo, e che ne fu uno fra i testimoni. Arnoldo coronò il 3o marzo dell’anno medesimo nella chiesa di Aix-la-Chapelle il giovane Enrico, figlio del re Corrado,