DEGLI ARCIVESCOVI DI MAGONZA settimane d’assedio, fu concertata una nuova dieta aFritzIar, per ivi discutere intorno a’suoi torti. L’arcivescovo Federico ritirossi allora in Magonza, dove morì nel 25 ottobre dello stesso anno 954, giusta la cronaca di Ricbenau (Bouquet, tom. VIII, pag. 102). GUGLIELMO. g54- GUGLIELMO, nato nel 928 da Ottone I re di Germania e da una concubina di schiatta slava, venne eletto, siccome lo testifica egli medesimo, coll’assenso del clero e del popolo, arcivescovo di Magonza nel 17 dicembre del 954, giorno memorabile per la pace che il principe Ludolfo strinse col re suo padre nella città di Arnstadt in Turin-gia; e fu consecrato a’24 dello stesso mese da Brunone arcivescovo di Cologna suo zio (Chron. Augiense, apud Baluz. iniscel., tom. 1, pag. 5oo). Egli fu prelato esemplare, adorno di bell’ingegno, coltivato nelle lettere. Avea composta una cronaca degli arcivescovi di Magonza, della quale non ci rimase che il brano, ove egli parla della sua elezione e della sua ordinazione. Avendo la morte rapito suo fratello Ludolfo nel 957, mentre si trovava in Italia, egli fece trasferire il suo cadavere a Magonza e il fece tumulare nella chiesa di Sant’-Albano. Poiché il monarca suo padre ebbe fatto coronare in età di sei anni 1’ altro figlio Ottone nel giorno della Pentecoste ad Aix-la-Chapelle, lo affidò nel g6i, partendosi da Roma, nelle mani del prelato affinchè lo educasse a reggere la Germania sotto il suo nome. Guglielmo recossi nel 968 a visitare la regina Matilde sua avola, Vedova allora del re Enrico 1’ Uccellatore, le amministrò i sacramenti della penitenza e dell’eucaristia, e ricevette, da lei partendo, un sudario per seppellirla dopo la sua morte, cui ella riteneva molto vicina. Ma intanto venne a morte egli stesso la notte del i.° venendo ai 1 marzo del 968, e fu sepolto a Sant’-Albano. Dopo di lui, la dignità di arcicancelliere dell’impero restò come inerente all’arcivescovado di Maganza.