DEGLI ARCIVESCOVI DI .MAGONZA .63 fació IX in Roma, ov’crasi trasferito, l’arcivescovado di Magonza, non ostante la elezione che il collegio metropolitano avea fatta di Goffredo conte di Linange. Questo Giovanni, secondo Tritcmo, era di picciol corpo, ma di spirito fino e scaltrito; vedendo egli il suo competitore risoluto a sostenere il proprio diritto coll’armi, strinse alleanza nel 2 febbraio 1398 con Ilanneman conte di Due-Ponti, affine di porsi in istato da respingere gli assalti che si aspettava. Ma Goffredo, non ¡sperando punto giustizia dal papa, si limitò a semplici minaccie; e quindi Giovanni divenuto, per la inazione di quello, libero possessore della sua chiesa, si diede ogni cura per ristabilirne la sicurezza. Il castello di Tanneberg serviva a que’ giorni di asilo a varii gentiluomini, i quali traendo partito dall’indolenza dell’imperatore Venceslao, di colà impunemente spande-vansi a saccheggiare i dintorni. Giovanni, collegatosi cogli arcivescovi di Trevcri e di Cologna, col vescovo di Spira, con Filippo di Nassau, conservalore della pace di Vetcravia, e colle città di Magonza, Worms, Francfort, Frideberg, Gelnhaus e Fritzlar, imprese a distruggere questo ricettacolo di aggressori, e ne venne a capo felicemente. Altri disordini eziandio sussistevano nell’impero, de’quali rendevasi responsabile il capo, comechè trascurasse di porvi rimedio. Essendosi Giovanni unito cogli altri elettori del Reno in Magonza, nel lunedì successivo allá Esaltazione della S. Croce dell’anno 1399, ivi stabilirono una lega per difendere i diritti della chiesa e dell’impero. Venceslao li aveva illusi con vane promesse, ed essi tennero quindi nel seguente anno a Francfort una nuova assemblea, ove, di concerto coi plenipotenziari del duca di Sassonia, deliberarono di depor Venceslao e di sostituirgli Federico duca di Brunswick-Limbeck. Venceslao protestava contro tale deliberazione, che doveva effettuarsi in una terza assemblea destinata nella stessa città pel mercoledì dopo la festa di sant’Urbano (26 maggio) dell’anno stesso; quista però non ebbe più luogo. Essendo poi rimasto ucciso il duca di Brunswich presso Fritalar nel 5 giugno seguente (ch’era la vigilia della Pentecoste) da Enrico conte di Wal-deek, la di lui morte non cangiò punto le disposizioni degli elettori sopra nominati rispetto all’ imperatore : recatisi