DEI MARGRAVI 1)1 BADE-DOUKUCH 597 FEDERICO VI. i65g. FEDERICO, che uscì alla luce a’16 novembre del 1617 nel castello di Carlsburgo, dopo aver corsi i primi suoi studi a Strasburgo, veiuie spedito nel 1634 a Parigi per terminarli. Allora le sue inclinazioni si svilupparono e si rivolsero all’armi. Essendosi il duca di Sassonia Weimar recato nel 1637 a Parigi per conferire col cardinale di Richelieu rispetto alla continuazione della guerra contro la casa austriaca, F'ederico si unì a questo generale, e lo seguitò nel suo ritorno in Alemagna. Entrava in seguito secolui nella Franca-Contea l’anno 163c), ed in una zuffa che si diede presso Pontallier uccideva, ovvero di sua mano feriva, comcchè giovanetto, fino a ventidue armati. Morto poi il duca nel 18 luglio dello stesso anno, Federico si recava presso il langravio d’Hassia-Cassel, che gli donò un reggimento di cavalleria, a capo del quale proseguì a prestare l’opera propria in servigio della Francia e della Svezia. Dopo la pace di Westfalia egli rimase tranquillo fino all’ innalzamento di Carlo Gustavo suo cognato al trono di Svezia; ma quando questo principe cominciò nel 1655 ad intimare la guerra alla Polonia, corse ad offerirgli il suo braccio. Accolto con riconoscenza dal re, venne da lui creato generale della sua cavalleria, e tenuto quasi sempre al suo fianco nel corso di quella spedizione. I saggi di valore e di destrezza che Federico diede in tutte le congiunture gli meritarono il grado di gran maresciallo di campo con due starostic, di cui il monarca gli fece dono nel paese che gli avea dato mano a conquistare. Allorché poi Carlo-Gu-stavo nel 1660 rinunciò le sue conquiste mercè la pace d’Oliva, Federico, che con ciò era rimasto privo del dono che gli si era fatto, ricevette in compenso l’assegno d’una somma considerevole di denaro sopra le rendite della corona di Svezia, somma che per altro non gli venne mai esborsata. Nel 1664 ci venne scelto nella dieta di Ratisbona, insieme col vescovo di Munster Rernardo Van-Galcn, a capo del consiglio militare »istituitosi per la guerra d’JJrtgheria contro i Turchi; e si recò per conscguente alla corte di Vienna, ove questo consiglio dovea tenere le sue sedute