BEGLI ARCIVESCOVI DI TREVIRI 417 GIOVANNI UGO d’ORSBECK. 1676, GIOVANNI UGO d’ORSBECK, nato da illustre famìglia del paese di Juliers, nipote per parte di madre dell’arcivescovo Carlo Gaspare della Pierre, e di lui coadiutore fin dal 7 gennaio dell’anno 1672, gli succedette subito dopo la di lui morte. Egli era già entrato fino dal j6 luglio del 1675 nel godimento del vescovado di Spira, cui egli si conservò insieme con quello di Treviri. Sturbato nel 16B0 dalla camera delle riunioni instituita a Metz, egli difese il terreno che gli si volea togliere, valendosi di certe memorie, intorno alle quali non si fè ragione che al punto della pace di Riswick. Il maresciallo di Crequi, mentre stava assediando Luxemburgo nel 1684, fece smantellare la città di Treviri, che avea ripresa net 1681, e tagliare il ponte di Consarbruck, ove net 1675 era rimasto sconfitto, per impedire agli Spagnuoli ed agli Olandesi di recare per quella parte soccorsi alla piazza. A’29 aprile del 1690 l’arcivescovo emanò un editto contro i chierici concubinari del suo stato, col quale ingiungeva loro, sotto pena della privazione de’benefizi, di serbarsi continenti giusta il decreto del concilio di Trento e di allontanare le donne sospette dalle loro case. Nel 1692 egli si unì agli elettori di Co-> logna e palatini per opporsi all’elezione di un nono elettorato, e scrisse per conseguente nel 4 agosto all’imperatore, affine di manifestargli i motivi della sua opposizione. Nell’8 maggio del 1702 egli sottoscrisse ad un trattato di alleanza colla regina d’Inghilterra e cogli stati generali contro la Francia; e a’6 gennaio del 1711 cessò di vivere in età di settantasett’anni, esseudo nato a’ i3 gennaio del i634- CARLO di LORENA. 1711. CARLO figliuolo di Carlo V duca di Lorena e d’Eleonora d’Austria, nato in Vienna il »4 novembre del 16S0, divenne successore dell’arcivescovo Giovanni Ugo, di cui era già stato creato coadiutore fino dal 24 settembre 1770 dal capitolo metropolitano residente a Coblenza fino dal 1710, epoca della nuova invasione in Treviri fatta T. XV. 27