DEGLI ARCIVESCOVI DI COLOGNA a95 fatto incoronare dal pontefice a Boulogne senza l’intervento di alcuno degli elettori. Ritornatosi a Cologna nel 1531 in compagnia di Carlo Quinto e dell’arciduca Ferdinando di lui fratello, concorse all’elezione che vi si fece del nuovo re de’ Romani la vigilia dell’Epifania nella persona di quest’ultimo. e lo coronò poscia ad Aix-la-Cliapelle nel giorno li dello stesso mese (e non 13, come in altro luogo apparisce). Chiamato nel i3 giugno i532 al vescovado di Pa-derborn, Ermanno entrò solennemente in questa città nel (} del successivo ottobre protetto da una schiera di soldati per ¡scacciarne gli eretici, contro i quali pubblicava poi nel io dello stesso mese un editto con cui loro vietavasi di rientrarvi sotto pene corporali. Anche il vescovo di Munster ricevette da lui alcuni soccorsi in uomini ed in denaro per difendersi contro gli Anabattisti, nè contento di simile buon officio, nel 1534 recossi egli medesimo all’assedio di Munster; e poiché la piazza fu costretta nel seguente anno ad arrendersi, fu tra coloro che maggiormente insistettero pella punizione dei colpevoli. Nell’anno 1536 egli tenne a Colo- f;na un concilio provinciale, in cui stabili varii utili rego-amenti, sopra di che il Cardinal Sadolet scrivevagli poscia una lettera di congratulazione (V. i Concilii). L’anno i54o fu il termine del cattolicismo per questo arcivescovo, il quale fino allora avea palesato tanto aiFezio-namento alla fede de’padri suoi. Egli crasi recato ad Ilague-nau per adoprarsi alla conversione di alcuni principi protestanti dell’impero, che colà aveva invitati. Ora Martino Bucer, uno dei teologi che questi aveano seco loro condotto, uomo di acuto spirito, essendo entrato in conferenza coll’arcivescovo, s’impadroniva per modo della sua mente da formarne in breve tempo uno de’suoi più ardenti proseliti. Tornatosi quindi nella sua diocesi, Ermanno si palesò fautore dei settarii, loro permise il libero esercizio della nuova religione, ed assegnò dei templi in cui potessero radunarsi. Bucero erasi restituito a Strasburgo, ove esercitava la predicazione; ma l’arcivescovo fattolo venire a Bonn, gli die’ commissione di predicare la nuova dottrina in questa città e ne’ditorni. Essendosi il clero e l’università di Cologna opposti ai progressi di questo errore, Bucero pubblicava un libro in difesa di esso, e la facoltà teologica