DEGLI ARCIVESCOVI DI COLOGNA 219 Salisburgo) il 22 aprile dell’ anno 742 ovvero 743, giusta il p. Mansi nella sua dissertazione sulle lettere del pontefice Zaccaria e di san Bonifacio. Questi aveva cessato di vivere prima dell’ottobre 745 ; perocché an te rio nife n te a quest’epoca avendo i Francesi convenuto di erigere la chiesa di Cologna in metropolitana, giusta la determinazione presa anteriormente nel concilio di Soissons di collocare san Bonifacio qual metropolitano in una chiesa che fosse prossima agli infedeli, il papa Zaccaria approvava questo disegno nella lettera CXXXVIII fra quelle del santo, scritta il 3i ottobre del rjf\5 nel seguente tenore : De civitate illa, (jiiac nuper Agrippina, vocabatur, nunc vero Colonia, juxta petitioncin Francorum, per nostrac auctoritatis praeceptum nomini tuo metropolim cotifirrnavìmus, et tuae sanctitati direximus. Duaque il seggio di Cologna era in allora vacante. Ma ciò che il pontefice avea disposto in favore di questa chiesa, fu trasferito verso lo stesso tempo in quella di Magonza, dopo la destituzione del suo vescovo Gewilieb, al quale san Bonifacio venne sostituito. AGILOLFO. AGILOLFO ovvero AGILULFO era già vescovo di Cologna nel 747, data della lettera dal pontefice Zaccaria diretta ai Vescovi di Francia, eh’è la CXXXVI fra quelle di san Bonifacio, perocché nella soprascritta egli vien nominato Agilolfus Coloniensis episcopus. Egli venne tolto dal monastero di Malmedi ond’era abate, come lo era pure di Stavelo, affinchè occupasse la sede di Cologna, giusta gli atti della medesima, invero di poca c#rtezza, pubblicati dai Bollandisti (ad diem IX Julii)\. Avendo il papa nel 748 confermata alla chiesa di Magonza la prerogativa di essere metropolitana, mercè sua lettera del i.° maggio indirizzata a san Bonifacio, la chiesa di Cologna venne con ciò sottomessa a quella ai Magonza. Il vescovado di Agilulfo fu molto breve, apparendo dai suoi atti aver abdicato affine di ritornarsene a Stavelo.