-209­ -infatti quanto mai estenuanti. Bisogna anzitutto pensare alle ,condizioni idrografiche della località sottoposta a correnti vio­lentissime ed a frequenti colpi di vento. Sulle due rive erano disseminati ovunque reparti di truppe; molte batterie erano costruite ed altre si stavano approntando. Ciò rendeva assai difficile effettuare sul posto i rifornimenti di acqua e di legna e richiedeva che le navi dovessero inviarsi a turno per rifor­nirsi nelle isole più vicine. Infine gli allru.mi erano continui e frequenti le azioni con­.tro le unità nemiche o contro i forti. Nell'opera del Brusoni si può farsi una idea di tutto ciò, essendo raccontati con molti dettagli gli avvenimenti occorsi alle navi del Contarini in quelle acque nel 1659 (1). Il Morosini percorse allora nuovamente la costa dell'Asia Minore saccheggiando le città e le isole e catturando le navi di .commercio che incontrava spingendosi nel settembre fino a Ca­stelrosso, che si rese a discrezione. Ma data la posizione di quest'isola molto eccentrica dal teatro delle operazioni si de­.cise, dopo di aver spogliato di tutto la città e smantellata la fortezza, di abbandonarla. Nell'autunno la flotta veneziana si ritirò a Milo, dopo es­ ser riuscita ad impedire colla sua attività che la flotta turca portasse soccorsi nell'isola di Candia, dove non riuscirono in­ fatti nel corso dell'anno ad approdare che poche navi barba­ resche che vi sbarcarono 2000 soldati. Alla campagna del 1659 partecipò anche il Bichi colle galere pontificie e di Malta senza alcun vascello. Sul finire dell'anno 1659 il· Senato pensando che colla firma del Trattato dei Pirenei sarebbe stato probabile ottenere 'aiuti dalla Francia, inviò come Ambasciatore Straordinario a Parigi Battista Nani, che ben conosceva il Cardinal Mazzarino, nella speranza che sarebbe riuscito nell'intento. Il Nani riuscì .ad ottenere un aiuto di 4000 fanti e 200 cavalli che sarebbero 'stati mantenuti e pagati per sei mesi dalla Francia ed inviati a Candia su 15 vascelli che sarebbero partiti da T olone (2). Il (1) G. BRUSONI: Opera citata. Libro XVI, pago 59 e seguenti. (2) F. NANI MOCENIGO: Opera citata. A pago 307 è riprodotto il testo dell'accordo ,intervenuto tra la Repubblica ed il Re di Francia.