38?. CRONOLOGIA STORICA signore di Ilontheim (Hist. dipi. Tre.vìr., tom. II, png, 265), dimostrò ad evidenza l’autenticità di questo diploma, richiamato in dubbio da alcuni moderni. Un nuovo pedaggio, che Conone volle istituire l’anno i377, eccitò in Treviri un. nuovo sollevamento; ma essendosi il duca di Lorena ed il vescovo di Metz costituiti arbitri della contesa, indussero l’arcivescovo a levare cotale imposta, e la pace fu quiudi conchiusa nel di 14 giugno. Conone, avvertito nel i388 dalle sue infermità congiunte al peso degli anni di dover pensare al ritiro, abdicò in favore del suo pronipote Werniero di Falkenstein-Koenigstein, colla permissione di papa Urbano VI, del quale seguiva l’obbedienza, e coll’assenso del suo capitolo; dopo di che essendosi ritirato nel castello di Webnich sul Reno, opera già cominciata dal suo antecessore e da lui stesso compiuta, ivi cessò di vivere nel ai maggio dello stesso anno. Il suo cadavere fu portato a Coblenza, e colà sepolto nella chiesa di San-Castore. Se noi vogliamo considerare Conone soltanto come un principe temporale, non si può certamente negargli una grande attitudine a ben governare: egli domar seppe l’indocilità de’suoi vassalli, reprimere le •violenze de’suoi vicini, ricuperare i beni alienati dalla sua chiesa ed aumentare con nuovi acquisti i propri dominii. Ma quanto alla sua vescovile condotta, ella non è segnata da tratti egualmente caratteristici: sembra c!ie la cura dello spirituale tenesse il secondo luogo, anzi un luogo molto inferiore nel cumulo delle sue occupazioni. Per non omettere alcun che di essenziale intorno a quello che Io riguarda, noi diremo, lui essere stato, per quanto pretendesi, uuo dei continuatori delle Gesta degli arcivescovi di Treviri. WERNIERO di FALKENSTEIN. 1388. WERNIERO di FALKENSTEIN, arcidiacono di Treviri, prevosto di Sati-Paolino nella stessa città, e di San-Florino a Coblenza, nipoti: per parte di Agnese, sua madre, di Filippo di Falkenstein, fratello di Conone arcivescovo di Treviri, nel succedere al suo prozio trovò gl' scrigni dell’ arcivescovado ripieni, attesa l’economia di questo prelato; ma tali tesori dopo la morte di Conone