DEGLI ARCIVESCOVI DI COLOGNA su l’unico Materno dopo avere fondate verso il finire del III secolo le chiese di Treviri, di Tongres e di Cologna, si restrinse all’ultima solamente. Ammettendo questo come più verisimile, noi ci facciamo ad incominciare la cronologia dei vescovi di Cologna. SAN MATERNO. MATERNO, uomo commendevole pel suo sapere e per la sua virtù, godette in forza di tali prerogative un’ alta estimazione alla corte dell’imperator Costantino. Questo principe, dietro le accuse portate dai Donatisti contro Ce* ciliano vescovo di Cartagine, ordinò a quest’ultimo di re* carsi a Roma nel 3i3 per difendere ivi la propria causa dinanzi al pontefice Melchiade, a Reticio vescovo d’AutUn cd a Materno. Comechè la lettera dell’ imperatore scritta a Melchiade, donde fu tratta questa nozione, non esprima punto il seggio che occupava Materno, noi d’altra fonte sappiamo questo essere stato il seggio di Cologna. Si destinarono come giudici ( a Ceciliauo), dice Optat, Materno vescovo della città d Agrippina, Retoici d’Autun ec. (Lib. I, Cont. Parmen. sub fin.). Si adunarono pertanto nel 6 ottobre diciannove vescovi nel palazzo di Laterano, c Donato, dietro sua propria confessione, vi fu condannato per aver conferito un secondo battesimo, ed imposto di nuovo le mani ad alcuni vescovi eh’ erano stati deposti. Ceciliano al contrario rimase assolta, attesa la dichiarazione dei testimonii proposti da Donato, che nulla essi avevano a rimprocciargli (ibid.). Materno intervenne parimente nell’anno successivo al concilio d’Arles, che ten* nesi sullo stesso soggetto. Credesi che appunto a’suoi tempi l’imperatrice Elena facesse erigere in Cologua una chiesa dedicata ai martiri della legione tebana. lueerto è l’anno della sua morte. E U F R A T A. EUFRATA, greco di nazione, e successore di Materno, sprecò nel 347 per comandamento dell’imperatore Costan* 'te insieme coi vescovi di Treviri e di Magonza al Con>