DEGLI ARCIVESCOVI DI MAGONZA i5g
filali, ovvero non giungevano a riacquistare la libertà che mediante un grosso riscatto ; ed anzi se erano potenti, li riteneva prigionieri, senza volerli sciogliere a qualsiasi patto. Coloro poi che stavano per Luigi, usavano anch’essi un egual trattamento verso i loro nemici » (Fabric. ori-gin. Saxon., 1. VI, pag. 667). Dopo la morte di Gregorio XI accaduta nel 1ÌÌ78, volendo Urbano VI di lui successore por fine allo scisma di Magonza, sciolse Luigi dai legami che lo obbligavano a questa chiesa, e per indennizzamelo lo chiarì patriarca di Gerusalemme e vescovo di Cambrai. Ma Luigi, pochissimo soddisfo di un tale risarcimento, deliberò di tentare ogni cosa prima di cedere al suo avversario: e fu tale la di lui ostinazione, che alienò finalmente da sè l’animo di Urbano, comechè nu-drisse sommo interesse per lui, e lo costrinse a rivocare il proprio giudizio. Luigi tuttavia conservò pochissima autorità nella sua chiesa, finché appianatesi nel 1381 tutte le difficoltà fra i due arcivescovi, mercè le cure del re Wenceslao e dei principi , Adolfo rimase vittorioso e fu solennemente installato nella sua sede la domenica Misericordia Domini (28 aprile) fra le acclamazioni del clero e del popolo. 11 pontefice esultante all’intendere questa nuova, affidò il governo dell’arcivescovado di Magdeburgo a Luigi, che tuttavia ritenne fino alla sua morte il titolo di arcivescovo di Magonza. Vero è ch’egli non sopravvisse gran fatto a questa specie di sventura; poiché nella terza feria di carnovale del i38a, avendo aperta una festa di ballo dopo un grande convito a Kalb sulla Saal nell’arcivescovado di Magdeburgo, mentrechè danzava con una dama, com’cragli il ballo assai famigliare, s’ appiccò il fuoco a quell’appartamento. Ciascuno allora si pose a fuggire in tutta fretta, ma il prelato mentre correva a salvarsi cadde dalla scala, e di quel colpo morì il giorno seguente, ovvero pochi dì dopo, e fu sepolto nella cappella del palazzo arcivescovile di Magdeburgo (Chr. Magdeb. apud Schannat. Findcm. Liner., part. II, pag. 87).