DEI MARGRAVI DI BADE-DOURLACH 585 figlie la madre loro Elisabetta, il marchese suo fratello, Guglielmo duca di Baviera e Carlo conte di Zollern, raccomandando loro sopra d’ogni altra cosa di conservare la religione cattolica ne’suoi domimi. Ora Ernesto, senza punto badare a quel testamento, che accusava d’invalidità, da se solo si attribuì la tutela delle nipoti, e cominciò a distruggere la religione cattolica nelle terre del defunto fratello. Sdegnato di questo modo di procedere, il conte di Zullern innalzò le sue querele all’imperatore, dal quale ottenne un rescritto che ingiungeva al marchese di riformare le innovazioni introdotte e di presentarsi al suo tribunale per assistere all’apertura del testamento di suo fratello, che gli era stato rimesso. Ernesto Federico tentò allora profittare della declinatoria dalla giurisdizione del concilio aulico, ma non potè riuscirvi: questo tribunale pronunciava il 12 dicembre del 1592 un giudizio, che confermò il testamento di Iacopo di Bade ed elesse tutore delle sue figlie e di lui esecutore testamentario il duca di Baviera. 11 marchese appellava dall’imperator male ragguagliato all’imperatore meglio instruito; ma questo appello, per sè illusorio, era tanto più fuor di luogo, in quantochè sei mesi prima, cioè nel 27 giugno, l’imperatore avevagli accordata l’investitura dei feudi di Hochberg e d’Usemberg, che gli erano devoluti dopo la morte del figlio postumo del medesimo Iacopo suo fratello. Fattosi poi mediatore il duca di Wurtemberg, indusse le parti a conchiudere nel dì g novembre del i5g4 un trattato, del quale però il marchese deluse in seguito 1’ esecuzione. Finalmente, pressato in modo da non potersene più cansare, egli abbandonò nel 1602 la tutela delle nipoti al duca di Baviera , giusta una sua lettera scritta all’imperatore in data 3 ottobre dell’anno stesso. Il solo desiderio di educare le proprie nipoti negli errori di cui egli era imbevuto, avevaio reso così ostinato nel volerle secolui ritenere. Del resto egli non sempre nu-drì i medesimi sentimenti in fatto di religione: il duca di Wurtemberg suo tutore gli aveva in sulle prime ispirato il luteranismo; ma Pistorio, entrato in di lui vece nel 1077, gli aveva in seguito fatto adottare il calvinismo, di cui però non fece aperta professione che nel i5gg. Egli lo introdusse nel seguente anno a Dourlach senza incontrare