6* CRONOLOGIA STORICA tentava ma indarno di ritoglierle a Fiorenzo il Nero. Questi, terminata ch’ebbe la guerra contro Thierri suo fratello, c bramoso tuttavia d’ingrandirsi, chiedeva la mano di Edwige crede della contea di Rechem; ma Ermanno d’Arens-bcrg tutore di Edwige, il vescovo d’Utrecht ed il signore di Cuyck per ragioni di stato si opponevano a questo nodo. Quelli d’Utrecht per altro, che stavano a favore di Fiorenzo, lo accolsero allora nella propria città, dalla quale egli scacciava il prelato. Sennonché i signori d’Arensberg e di Cuyck, trovandosi inetti a resistergli apertamente, lo fecero pugnalare in un bosco, ove s’era recato alla caccia. La morte dell’imperatore Lotario, che segui poco dopo questa uccisione, valse ai colpevoli l’impunità, ed anzi l’imperatore Corrado 111, a cui seppero farsi amici, li ristabilì nei loro dominii, che il suo predecessore avea confiscati. Il vescovo d’Utrecht traendo partito da queste disposizioni, per cui scorgevasi il principe rivocare quanto Lotario avea operato, chiese anch’egli la restituzione dell’Ostergo e del Wester-go, ed in fatti 1’ ottenne mercè un diploma in data del 9 aprile 1138, e non già 1128 come sta scritto nel testo di Heda per un errore di stampa copiato dall’antica Gallia Cristiana. 11 vescovo Andrea morì nel a3 giugno dell’anno 1139 (Ilcda). ERRERTOdiBEREN. 1 i3p. ERBERTO ovvero ARDEBERTO di REREN, ossia di BERlì.M, succedette nel 1 i3g al vescovo Andrea, e partì dopo la propria elezione alla voita di Roma. Durante la sua assenza gli abitatori di Groninga, essendosi ribellati, cacciarono via il luogotenente ch’egli vi avea collocato, ed un altro ad esso sostituirono. Quindi il vescovo al suo ritorno postosi in marcia contro di essi, e rimasto ucciso il loro capo in una zuffa, donò il burgraviato di Groninga a Lef-ferdo e la castellania di Coevorden a Ludolfo, ambiduc suoi fratelli ( Ubbo Emmius, rer. /risic., lib. VI, pag. 270). Thierri VI conte d’Olanda, inquieto nello scorgere che l’autorità del vescovo si andava accrescendo nella Frisia, indusse il proprio cognato Ottone ad irrompere nella Drente, alfine di liberare quei di Groninga, malcontenti del gio-