DEGLI ARCIVESCOVI DI COLOGNA 245 stiane, e dopo lunga malattia, nel 4 decembre del 1075, giusta Lamberto d’ Aschaffemburgo , autore contemporaneo, e quindi preferibile alla cronaca di Liegi, che colloca questo avvenimento nel 1076, ed alle cronache d’IIildesheim e di Wurtzburgo, che invece lo pongono sotto l’anno seguente. Il cadavere di Annone, prima sepolto a Siegberg, venne dissotterrato ed esposto alla pubblica venerazione cent’otto anni dopo la di lui morte, siccome noteremo più ampiamente all’epoca del ii83. Gli autori della nuova Gal~ lia christiana provano eh’ egli era stato arcicancelliere della chiesa romana, additando una bolla di Alessandro li emanata in favore del monastero di Vendome, sul finir della quale si legge: Scriptum per manus Rainerii subdiaconi et cancellarii, vice Domini Annonis arch. Vili idus maii, anno Domini 106Ì, Ind. I. Non ostanti gli elogi di cui Lamberto d’Aschaflem-burgo ricolma Annone, egli non può dispensarsi dal riferire com’egli fosse pronto allo sdegno e manifestasse con ingiurie il suo malumore contro quelli che n’ erano l1 oggetto. É questo è il solo difetto che in lui riconoscesse, e del quale il prelato medesimo si confessava; ma noi abbiamo avuto campo di rimarcarne alcuni altri in questo prelato, d’ altronde assai commendevole. I L D 0 L F 0. 1076. ILDOLFO ovvero ILDEBALDO, già canonico di Goslar e cappellano della coite, fu presentato ai deputati di Cologna come loro arcivescovo dall’imperatore Enrico IV, mentre teneva la sua corte a Goslar, nelle feste natalizie dell’auiio 1075. Ma le sue qualità di corpo e di spirito non sembrando loro corrispondere all’alto grado, eglino si scusarono di non poterlo accettare; per la qual cosa l’imperatore li licenziava alla metà di quaresima, protestando che non avrebbero verun altro arcivescovo. Essendosi però tre chierici ed alcuni nobili di Cologna tornati a lui nel termine prefissato, assentirono per timidità alla nomina di Ildolfo, che l’imperatore condusse ben tosto a Cologna, ove lo fece consecrare da Guglielmo vescovo d’Utrecht ( Lambert Schafnabpag. 4oa-4o5). Il papa Gregorio VII non