DEI MARGRAVJ DI BADE 553 zione che l’arcivescovo ili Magonza avea annodata col conto di Wurtemberg e colla più parte delle città di Svevia contro tutti coloro clic avessero impreso a danneggiarli, ed anche contro l’imperatore nel caso di negata giustizia. Venne questa sottoscritta a Marbach nel Wurtemberg. L’imperatore dopo essersi inutilmente adoperato a discioglierla, per contrabbilanciarne la forza ne formò un’ altra coll’elet-tor palatino c colla città dell’Alsazia. Bernardo, aiutato dai suoi collegati, rivolgeva le armi contro Federico duca di Austria, affinché gli facesse ragione di certi danni che gli avea cagionati, e si rese padrone della maggior parte del marchesato ili Burgaw nella Svevia. Ma intanto ch’egli stava attendendo a tali conquiste, Amedeo conte di Saarbruck e damigello di Commerci, il quale per parte sua era in guerra col conte di Saarwerden, fece prigione fra varii nobili del partito di quest’ultimo anche Ludemano, genero di Bernardo e signore di Lichtemberg; senonchè l’interposizione di Carlo VI re di Francia procacciava la libertà a Ludemano, non meno che ai compagni della sua sventura. Il conte di Wurtemberg dal lato suo rappacificava nel 1410 la discordia fra il marchese di Bade ed il duca d’Austria, il quale venne obbligato a pagar la somma di diciottomila fiorini a Bernardo per le spese della guerra, e per tal mezzo le piazze che gli si erano tolte vennero ad esso -restituite. La morte dell’ imperatore Roberto, avvenuta nel 1410, pose termine alla confederazione di Marbach. Bernardo nel prestò aiuto a Carlo duca di Lorena, allorché questi corse a respingere Eduardo duca di Bar, il quale avea fatta un’invasione ne’suoi territori. Avendo foi l’imperator Sigismondo proscritto nell’aprile del i4i5 ederico duca d’Austria, perchè avea favorito l’evasione di papa Giovanni XXIII dal concilio di Costanza, elesse il marchese di Bade a governatore delle piazze austriache del Brisgaw, ond’ egli aveva preso possesso in forza di cotal proscrizione. Ma conchiusasi da Federico nel 1418 una pace coll’imperatore, quest’ultimo, mercè sue lettere in data 14 giugno dell’anno medesimo, intimò a Bernardo di restituirgli quelle città che avessero amato di ritornarsene sotto la dominazione di lui, senza però far loro J