DEGLI ARCIVESCOVI DI COLOGNA 279 osservalo, non ebbe luogo che pel solo anno ecclesiastico (V. i Concilii). Enrico nel i3u intervenne al concilio di Vienna. Morto nel i313 l’imperatore Enrico VII, gli elettori divisi di parere gli elessero a successore gli uni Luigi di Baviera, gli altri Federico d’Austria. L’arcivescovo di Co-logna si trovò nel novero di questi ultimi, e lo incoronò nella chiesa di Bonn, attesoché Luigi di Baviera trovavasi in possesso di Aix-Ia-Chapelle. Baldovino arcivescovo di Trcviri, che aveva eletto e coronato quest’ultimo, senti di mal animo che il suo confratello non fosse concorso nel proprio avviso, ed in parecchie congiunture gli diè segni del suo risentimento. Enrico però, lungi dal rendergli la pariglia, biasimò e riprese acremente un poeta, il quale avea scritto una'satira contro questo prelato. Egli per altro non mostrò un’egual moderazione contro Gerardo VI conte di Juliers, che favoriva altamente il partito di Luigi di Baviera; perocché litigò secolui riguardo all’antico castello di Tobbiac ovvero di Zulpich, ch’ei teneva dalla chiesa di Cologna; e nel 1317 esercitò frequenti scorrerie col fine di rientrarvi.'Ma‘l’arcivescovo di Treviri, avendo condotte al conte parecchie genti, lo pose iti istato di difendere il proprio diritto e ributtare gli sforzi del suo nemico. Nell’anno stesso s’innalzarono per tutto l’impero universali querele contro la condotta dell’arcivescovo di Cologna, cui si accusava di violare la pace novellamente stabilita da Luigi di Baviera, intercettando, mediante le sue ruberie, la libertà del commercio. Essendosi pertanto vari princìpi ad eccitazione dell’arcivescovo di Treviri collegati contro di lui, strinsero nel seguente anno d’assedio il suo castello di Bruhl, che serviva di ritiro alle sue genti dopo commesse le depredazioni. Presasi dopo quattro mesi d’assedio la piazza, venne essa affidata .alla custodia dell’arcivescovo di Treviri, che nel 13 ic^ la rimise a quei di Cologna, perchè la guardassero fino al punto della pace col loro arcivescovo. La discordia insorta fra loro traeva origine dall’avere questi ultimi accolto Luigi di Baviera nella loro città, chiudendone in seguito le porte in faccia a Federico. Quindi sorse il rancore reciproco, ch’ebbe a produrre frequenti e gravissimi mali. Finalmente il prelato nel i322 rientrava in Co-