DEI VESCOVI D’UTRECHT 87 dall'alto del forte fosse gettato il capitano, una tale richiesta li faceva raccapricciare»; e Schafielaart, abbracciando uno de’merli della torre : Amici miei, disse loro, poiché è mestieri che un giorno io pur deggia morire, non mi si presenterà mai un più bell’ istante di farlo, poiché io vi salvo colla mia morte; e cosi dicendo si precipitò dalla sommila della torre (Dujardin, tom. IV, pag. 201). Scorgendo di poi il vescovo l’ostinazione di quelli d’Utrecht, scagliò contro questa città una sentenza di scomunica e di interdetto, che però venne proibito dai magistrati di riconoscere. Tuttavia nel vegnente anno fu determinato di richiamarlo, affine di ristabilire la pace-, tuttavia il suo ritorno non produsse a gran pezza quel bene che se nc sperava. Egli si ritrovò quasi prigioniero in mezzo ad un popolo sedizioso e male placato. Allora l’arciduca Massimiliano si recava alla testa di dodicimila uomini in soccorso del vescovo, ed insignoritosi d’Utrecht, si fece rico-S»'«re dal senato nel 7 settembre i4&3 qual temporale protettore di questa chiesa. Il prelato dopo quell’epoca passò più tranquillamente i suoi giorni, ch’ebbero termine a Wyck-ir-Ducrstede nel 16 aprile del (Heda, pag. 3o6). ¿Erasmo, clic lo aveva personalmente conosciuto, fa grande encomio della sua dottrina. Giusta questo scrittore, interrogava egli medesimo quelli che a lui presentavansi per icevere gli ordini, nè ad essi gli conferiva prima di averli oltoposti a prove assai rigorose; sicché avvenne un gior- o, die’egli, che di trecento candidati tre soli ne ammettesse agli ordini sacri. FEDERICO III di BADE. i4<)6- FEDERICO, figlio di Carlo marchese di Bade r di Caterina d’Austria, fu innalzato alta sede d’ Utrecht da gran numero di potenti signori in nome dell’impcrator Federico di lui zio materno (1). Filippo fratello di Giovan- fl) Nulla si è rjui voluto cangiare al testo dei Benedettini ; ma giova «Menare, die sendo l’impordlor Federico morto nel 19 agosto è cosa •lalilna die si foase veramente potuto agite in suo nome nel 1496. Noi ''"¡amo pertanto che deldiasi leggere in quella vece a nome dell' impernila! limitiimo 1, successore di Federico ( Jf jla dclV Edilort).