,94 CRONOLOGIA STORICA settembre i634 a Nordlinga sembrasse annunziale una mutazione negli eventi della guerra, questo non verificavasi. I fatti posteriori tornarono funesti al paese di Magonza, dove entrati gli imperiali terminavano di [desolarlo cogli sforzi loro tendenti a discacciarvi i Francesi uniti agli Svedesi. Finalmente, avendo l’inimico sgombrata nel 24 ottobre 1635 la città di Magonza, l’elettorato rientrò per la massima parte sotto la dominazione del suo signore: ed Anseimo Casimiro vi si restituiva dopo quattr’anni e sei mesi di esilio. Nel i636 egli convocava ad istanza dell’ imperatore Ferdinando li una dieta elettorale, ove Ferdinando re di Boemia e di Ungheria veniva eletto re de’Romani. Fissata l’incoronazione di questo principe pei 3o dello stesso mese, l’elettor di Magonza, incaricato di eseguirne la cerimonia, cominciò dal farsi ordinar sacerdote, mentre egli non era che diacono, e si fè poscia c«nsecrar vescovo nelle feste di Natale. Al suo ritorno in Magonza, principale sua cura fu lo scacciare da Hanau il generale Ramsai, che di là esercitava funeste scorrerie in tutte le vicinanze. La cosa infatti riusciva conforme al suo desiderio, mercè il valore di Luigi Enrico conte di Nassau, il quale sorpresa nel 22 febbraio i638 la cittadella, forzò il nemico a rendere eziandio la città ed a ritirarsi. Nel i644 *1 teatro della guerra trasfe-rivasi nuovamente nell’elettorato di Magonza; ond’è che Anseimo Casimiro, veduti i Francesi approssimarsi alla sua capitale, si diede alla fuga, dopo aver fatto rompere il ponte di barche, e scelse a proprio asilo il forte d’Hermanstein, situalo sul Reno dirimpetto a Coblenza. Ivi si rimaneva per lo spazio di circa tre anni; e scorgendo non esserci alcuna speranza di migliore fortuna, dietro il parere del suo capitolo, conchiuse una transazione nel 9 maggio 1647 col maresciallo di Turenna, a fine di sospendere da entrambe le parti le ostilità. Come però Magonza trovavasi tuttavia occupata dalle genti francesi, egli recossi a Francfort, dove cessò di vivere nel 9 ottobre dell’anno medesimo. 11 suo cadavere fu trasferito a Magonza, ed ivi a’ 7 novembre successivo sepolto nella cattedrale.