■io CRONOLOGIA STORICA suo fratello cd ai di lui discendenti. 11 l’ontano ci diede un sommario di questa transazione (Thst. Gelr., pag. fai e seg.). Nel i444 Arnoldo c Guglielmo avendo invaso il ducato di Juilliers, l’ultimo di essi rimase prigioniero in un fatto d’armi ch’ebbe luogo a’3 di novembre. Egli vi s’era cosi bene distinto, che quando ricuperò la sua libertà venne creato cavaliere (ibid. , pag. 4^)* Nella ribellione di Adolfo di Gueldria contro ¡il duca suo genitore, Guglielmo rimase costantemente fedele al secondo, ed anzi per ben tre volle venne a capo di riconciliare con esso il ribelle (ibid., pag. 5i6, 522 e 55*4. Vedi i duchi di Gueldria ). Avendo poi questo sconoscente spogliato il proprio genitore del ducato, rapiti i beni dello zio, cui nel i465 gli confiscava, ed essendosi per giunta impadronito di Federico di lui figlio e ritenutolo prigioniero, Guglielmo ricorreva al duca di Cleves, il quale dichiarava la guerra ad Adolfo. Ysselstein, castello appartenente a Guglielmo, veniva preso e bruciato dalle genti di Adolfo. Finalmente fu ristabilita la pace mercè il trattato conchiuso a Gand nel 1469, in forza del quale tutti i beui che Guglielmo possedeva nella Gueldria gli si dovevano restituire (ibidem, pag. 527, 5aQ e 533). Adolfo però non istette alla convenzione; difatti non avendo Guglielmo creduto recarsi presso di lui, come gli si era intimato, egli lo dichiarava contumace, e gli confiscava i possedimenti. Guglielmo informò di tutto Carlo duca di Borgogna, ch’era stato il mediatore della pace di Gand, e gli chiese la permissione di inalberare le armi di Borgogna nelle sue castella. Ma quelli di Nimega, alla cui testa era Adolfo, non ebbero punto rispetto a quest’armi, e minarono da capo a fondo uno di que’castelli appellato Prcnnenstcin (ibid., pag. 534); Adolfo ristava dal perseguitare suo zio neppure nell' anno seguente (ibid., pag. 535). Essendosi Arnoldo ristabilito sulla sede di Gueldria, in riconoscenza dell'attaccamento che Adolfo gli avea sempre dimostrato gli donò nel 1471 i diritti di pedaggio di Iseloide e d’Aruhem, ed in oltre conferì nel 29 giugno del 1472 a Federico di lui figlio minore per sé e suoi discendenti la città e signoria di Bu-rcn, di cui s’impadroniva verso il i43o sopra Guglielmo, che n’ era proprietario, in punizione dell'avergli mossa li»