DEI CONTI PALATINI DEL RENO 46t non aver essa avuto altro fine che quello di procurare a Federico l’occasione di vilipendere il più grande nemico della sua setta. Perocché essendo Enrico giunto alla porta del castello d’Heidelberg, niuno gli si presentò per introdurnelo : salite egli solo le scale, incontrò per via uno dei figli dell’elettore, il quale gli fece alcune frivole scuse a nome del padre, allegando essere questo principe indisposto; cosa che non era per nulla reale. Federico accolse il re di Polonia con una freddezza studiata. Eravi nella sala un dipinto rappresentante il massacro di San-Barto-lomeo: l’eiettore lo fé quindi osservare al monarca, esaltando il merito delle principali fra le sue vittime, e declamando furiosamente contro gli autori di questa tragedia. Ebbe in oltre cura di far sì che a tavola Enrico non fosse servito che da fuggiaschi francesi ; e finalmente per colmo d’oltraggio fece dopo il banchetto alcuni esercizi che richiedevano robustezza e salute, per dimostrare l’asserita indisposizione non essere che una finzione ed un giuoco. Federico, che cessò di vivere a’ 26 ottobre del 1676, avea sposate; i.° nel 12 giugno i537 Maria figlia di Casimiro margravio di Brandeburgo-Anspach, la quale morì nel 1667; 2.0 a’25 aprile del i5(x) Amelia vedova di Enrico di Brederode e figlia di Umberto conte di Nevenaer, che trapassò nel 1602 senza lasciar discendenti. Dal primo letto gli nacquero Luigi che or seguita, Giovanni Casimiro, che per ben due volte guidò alenile genti in Francia ( cioè nel 1567 e nel i5(jg) in aiuto dei protestanti, ed amministrò l’elettorato durante la minorennità del proprio nipote; Elisabetta, la quale impalmò Giovanni Federico II duca di Sassonia, figlio di Giovanni Federico il Magnanimo elettor di Sassonia; Susanna Dorotea, sposata nel i56o a Guglielmo duca di Sassonia; Anna Elisabetta, la quale si maritò, i.° nel i5t>7 con Filippo II langravio di Ilessc-Rhinfcld, 2.0 con Giovanni Augusto conte palatino; Cristoforo, che restò ucciso nel 1574 alla battaglia di Nimega; Alberta, la quale erroneamente si è spacciata per un maschio, e la cui morte avvenne l’anno 1553, quattordicesimo della sua età; non che due altre figlie. Federico III formò del monastero di Franckendal una città, popolandola di Fiamminghi usciti dalla patria loro per motivi di religione.