454 CRONOLOGIA STORICA da tutte parti, piombò nel paese degli Obodriti, cbe obbedivano allora al duca Enrico. Resosi pertanto signore di Mecklcmburgo, ne fé’ massacrare tutti gli abitatori, e pigliò in seguito, mercè componimento, Maklow e'Custrin. Enrico, per far fronte a’di lui progressi, si fé forte coll’alleanza del re di Danimarca Waldemaro il Grande e con quella di Alberto marchese di Brandeburgo, radunò tutù i suoi vassalli, e, condotta la sua armata a Maklow, che gli aperse le porte senza opposizione, vi fe’ prendere in pubblico Wirtzlao; dopo di che guidò nel 11fc>4 * conti di Holstein, di Dithniarsia, d’Oldemburgo e di Schwerin suoi vassalli con un corpo di genti all’ assedio di Demmin, ove i duchi di Pomerania Bogislao e Casimiro avevano aperto un asilo a Pribislao. Quelli di Pomerania, per prendere cognizione delle forze nemiche, inviavano alla sua volta alcuni ambasciatori, che gli offersero tremila marchi per ottenere la pace, ed essendo stata codesta ambasceria male accolta, ne inviarono una seconda, la quale ne offerse soli duemila. I Sassoni quindi vedendosi cosi scherniti, diedero comin-ciamento all’assedio, ma essendo quelli di Pomerania durante la notte precipitati sul quartiere di quelli dell’ITol-stein e di Dithmarsia, li tagliarono tutti a pezzi senza che un solo ne restasse vivo. Enrico mosse allora frettolosamente per vendicare codesto affronto; ma al suo giungere, quelli ai Pomerania appiccarono l’incendio alla piazza e si salvarono dalla parte di Stolpe, ove ei gli inseguì. Non er^ già molto lungi dal raggiungerli, allor quando videsi obbligato a ritornare a Brunswick, ove lo attendevano gli ambasciatori d’Oriente; sicché lasciò partendo la "cura di trattare coi Pomerani a’suoi confederati: la pace infatti si stipulò sotto condizioni tollerabili, ed i principi Bogislao e Casimiro concedettero a Pribislao come sua dimora la città di Demmin, escluso già in forza del trattato dalla successione di suo fratello. 1 Pomerani con pregiudizio di questa pace non lasciarono però di esercitare le loro piraterie sulle coste della Danimarca; al che furono eccitati dai Rugi, i quali non conoscevano altro mestiere o mezzo di sussistenza, e che anche li superavano in tal genere di ladronecci. Waldemaro il Grande re di Danimarca, non potendo assalire in un punto tutti e due questi popoli ne-