CRONOLOGÌA STORICA felci. Giunta intanto la conferma del papa, Sigismondo fece a121 gennaio 1554 d solenne suo ingresso nella città di Ilalla, dalla quale ricevette due giorni appresso il giuramento di fedeltà. Nel seguente anno venne emanato in di lui nome un regolamento sulla procedura: ed egli colla mediazione dell1 elettore suo padre conchiuse un accordo colla città di Magdeburgo , in forza del quale il capitolo fu posto di nuovo in possesso di tutti i propri diritti. Fu altresì per le cure dello stesso elettore che Sigismondo nel 1557 entrava nel pacifico godimento di Ilalberstadt, che oragli contrastato da un potente-competitore. Egli maneggiava nel seguente anno colla città di Magdeburgo il trattato di Wolmirstedt, il quale ripristinò il capitolo nello stato in. cui trovavasi prima del 1547- Il culto cattolico non venne più ristabilito pubblicamente a Magdeburgo: il. magistrato rimaneva sempre aderente al luteranismo, ed il suo esempio produsse giornalieri e rapidi progressi. Essendosi gli stati del paese raccolti nella domenica-Jiti/ica ^27 marzo) 1547, * nobili e le città rappresentarono all’ar-civcscovo che, volendo il capitolo far rivivere il pubblico esercizio della religione cattolica nella sua diocesi* eglino non potevano ad esso unirsi per superare le difficoltà che opponevansi all1 esecuzione di sì fatto disegno.. Il prelato ed il capitolo entrarono finalmente nelle sue viste, ed a1 6 dicefnbrc i56i cominciò ad introdursi il culto luterano nella chiesa metropolitana, ove già da ventanni era cessato ogni pubblico esercizio di religionedopo di ciò si visitava la diocesi per abolirsi tutto il rimanente cattoli-cismo. Nel 15(34 uscì poi un’ordinanza di Sigismondo, che ingiungeva a tutti gli uomini, eccettuati gli ecclesiastici, di farsi rader la barba, della quale non si permise loro clte di conservare una basetta. L’arcivescovo Sigismondo chiudeva i suoi giorni sul fiore dell1 età sua a1 14 settembre i56<5 dopo una malattia di diciannove settimane, lasciando da una concubina-due figli. GIOACHIMO FEDERICO. 1566. GIOACHIMO FEDERICO, figlio di Giovanni Giorgio principe elettorale, poscia elettore di Brandeburgo,