534 CRONOLOGIA STORICA nel ■ 355 a Dessau nel principato d’Anhalt, dove verisímilmente questo Turbo nell’anno seguente mori (ibidem, pag. 362). Luigi concorse nel i356 alla redazione della famosa bolla d’oro, per cui venne introdotto il diritto di primo-genitura negli stati elettorali col diritto di suffragio, inerente ai possessori di Brandeburgo: l’ottava voce fu ivi accordata a Luigi (ibid., pag. 365). Egli conchiuse inoltre il seguente anno coi duchi di Mccklemburgo e con quelli di Pomerania una convenzione, della quale presero parte varii altri principi. Nel i36o Ottone, del quale il margravio Luigi era stato fino allora tutore, divenne suo correggente. Libero quindi di allontanarsi da’propri stati, Luigi se ne andò a raggiungere i cavalieri teutonici per trattare la guerra contro i Lituani, dei quali fecero prigioniero il duca. Il margravio Luigi il Romano chiuse i suoi giorni nel i365 senza lasciar verun figlio dalle sue due mogli, di cui la prima, nomata, a quanto sembra, Cunegonda, era figlia di Casimiro il Grande re di Polonia; e la seconda, appellata Ingeburga, uscita dalla famiglia di Mecklembur-go, lo avea già sposato nel i352. OTTONE V, detto il POLTRONE. 1365. OTTONE, morto che fu Luigi il Romano suo fratello, governò da se solo il margraviato di Brandeburgo. Notisi che i due fratelli nel 1364 aveano già assentito al trattato che l’imperatore conchiuse coi marchesi di Mi-snia per ritirare dalle sue mani la Lusazia mediante una somma determinata, di cui mille marchi furono sul mor mento contati a Luigi. Essi avevano altresì consentito che la stessa Lusazia si trasmettesse a titolo di feudo soggetto alla Boemia dall’imperatore a Boleslao duca di Schweidnitz c di Jauer, riserbandosi però il diritto di ricupera dopo la morte di esso mercè il rimbórso della medesima somma. Ora Ottone, non trovandosi in istato di eseguire questa ricupera, rilasciò nel 1368 al re di Boemia un reversale, in cui dichiarava di avere venduto in perpetuo a' lui e suoi credi la bassa Lusazia, e prometteva di consegnargli