DEI MARGRAVI DI BRANDE BURGO 533 e conto del Tirolo, dalla quale nel 1344 g*' nacque un tiglio che si nomò Mainardo, sposò una principessa d’ Austria, e nel 1363 mori senza figli; del che avvenne che la madre sua cedesse nel seguente anno il Tirolo alla casa d’Austria (Pauli, ibid., pag. 369). LUIGI lì, detto il ROMANO. i352. LUIGI, appellato il ROMANO, a motivo dei suoi natali ch’egli avea tratti a Roma nel 17 gennaio i32‘3, ricevette nel 2 gennaio i352 l’omaggio de’propri sudditi per se, pel fratello Ottone e pei discendenti di Luigi il Vecchio nel caso che le loro linee venissero ad estinguersi. L’atto ove ciò si ricorda fu eretto 9 Saltzcwcdel (ibid., pag. 35g). Luigi nella più parte dell’anno stesso trattò le armi contro i partigiani del falso Woldemaro, fra i quali l’arcivescovo di Magdeburgo era il più ostinato. Ora l’im-perator Carlo IV, a cui tutti gli altri, tranne il prelato, aveano convenuto di rapportarsi, vietò mercè suo editto in data del martedì successivo la Natività della Vergine ai Brandeburghesi di riconoscere altri margravii, tranne che lui e suo fratello; e si diede poi cura, per assicurare l’effetto dell’editto stesso, di riconciliarli colla santa sede, sotto il cui anatema trovavasi la casa di Baviera dopo la destituzione dell’imperatore Luigi V. Ad oggetto di conseguirla, il margravio Luigi te’ pubblicare nel 1353 un generale perdono a tutti coloro che avessero seguitato il falso Wolde-maro: fece anche di più; ricusando il pontefice di levare la scomunica e l’interdetto onde avea colpita la marca, se prima non prestavasi soddisfazione al vescovo di Lebus, conchiuse un trattato di pace con questo prelato. Finalmente le turbolenze, che da sì gran tempo agitavano il Brandeburghese, cessarono affatto nel 1355 mercè la pace dall’impefatore combinata fra i margravii e le case d’An-lialt e di Sassonia-Wittemberg, come altresì l’arcivescovo di Brandeburgo, e mercc il ritirarsi del famoso Woldcnia-ro, il quale per salvar l’onore di coloro clic s’erano di lui valuti, rinutiziò pienamente alle proprie pretensioni sul Brandeburghese, e ne sciolse gli abitatori dall’omaggio che gli aveano prestato. L’atto di questa rinunzia venne steso