70 CRONOLOGIA STORICA . nell’Albegau pel prcz/.o eli trcmiladucccnto marchi d’argento, a patto clic se la sua morte si avverava prima della scadenza del pagamento, il denaro verrebbe rimesso ai suoi nipoti i conti di Wurtemberg. Questi pertanto erano gli credi del conte Artmanno di Grocningue, che per conseguente non aveva alcun figlio, e divennero gli stipiti dei due rami diversi della casa di Wurtemberg; mentre nel compartimento tra essi fatto dei loro dominii Ulrico ebbe il castello di Wurtemberg, di cui nella sua firma appella-vasi conte, ed Artmanno acquistò il dominio del castello di Grocningen, di cui s’intitolava anch’egli conte, soscri-vendosi conies Hartmannus senior de Grocningen. Notisi che qui forse egli non adopera la voce senior che per distinguersi da un suo figlio avente lo stesso nome. Checché ne sia, Artmanno conservò le armi della famiglia di Wurtemberg, che consistevano in tre corna di cervo, e mori nella prigione d’Aspcrg, dove, essendo rimasto vinto in una battaglia, lo si era rinchiuso. 1 di lui discendenti non furono più di lui favoriti dalla fortuna; perocché, costretti a vendere il loro territorio di Grocningen, si ritirarono nell’alta Svevia a Landau, di cui si appellarono conli; titolo che l’ estrema povertà in clic si trovavano ridotti li obbligò in seguito a dimettere per contentarsi di quello di signori. Questo ramo, senza che potesse mai più rialzarsi, venne ad estinguersi nel secolo XVII. Così però non fu di quello di Ulrico, il quale, grande guerriero, com’era, tenendosi continuamente coll’armi alla mano, si rese formidabile non solo alle città ed ai signori del vicinato, ma sì allo stesso impero. La sua vita, giusta Trithcmc, fu una serie di felici eventi e di trionfi: le città ed i baliaggi di Stuttgard, di Constadt, di Vaiblingcn c di Lcmbcrg, una parte dei baliaggi di Scharndorf c Goep-pingen, costituirono il forte della sua contea, quale era a que’giorni, e di cui il castello di Wurtemberg, ov’ei risiedeva e clic imprese ad ingrandire, formava siccome il centro. Aderente in sulle prime all’ imperatore Federico li, egli in seguito si rivolse al partito d’Enrico Raspone, che promisegli nuovi feudi. Così pure Riccardo di Cornovaglia, ohe assunse poscia il titolo di re de’ Romani, si studiava di porre Enrico ne’ propri interessi, c confcrniavagli nel 1260