DEI CONTI D’HOLSTEIN 37i gli sul fonilo alcuna reale autorità. Non restava a Margherita da prendere che la capitale e Gottorp per possedere tutto lo Sleswick. Già trovavasi in cammino a quest’oggetto, allorché venuta colla contessa ad un’ aperta rottura, s’accusarono esse reciprocamente di tradimento. La contessa, appoggiata da Adolfo conte di Schauemburgo, ripigliava nel 1409 1 lensburgo, di cui costringeva il magistrato ed i capi della città a prestargli il giuramento. Il monarca Erico nel seguente anno, per vendicare codesta ingiuria, fece uno sbarco nell’isola d’Alsen, e se ne impadronì; ma un grosso distaccamento delle sue genti, ch’egli avea spedite nel Tenderen, venne sorpreso a Soldorp e posto in fuga dal conte di Schauemburgo, il quale fece prigione il generale, con grande numero di officiali, da’quali ritirò uno straordinario riscatto. Frutto di questa vittoria fu la ricupera di'una parìe delle piazze già allunate dello Sleswick. Nel i/^n Erico, per riparare a siffatta perdila, si recò ad assediar Flensbur-go, di cui in poco d’ora si rese signore; ma macchiò la gloria di questo buon successo, facendo mettere a morte il magistrato della città ed i principali cittadini, perchè avevano prestato il giuramento alla contessa. Ecco poi una tregua di cinque anni fra Erico ed i principi d’ Holstein. Erasi già convenuto che il soggetto della discordia verrebbe rimesso nell’arbitrio del duca di Brunswick; ma Erico, morta che fu Margherita, rigettando questa via, volle che 1’affare si giudicasse dal senato di Danimarca. I principi citati a questo tribunale rifiutaronsi di comparirvi, e vennero ■dichiarati decaduti da ogni diritto al ducato di Sleswick. Erico nel i4i5 fe’confermare questa decisione dall’impe-rator Sigismondo suo congiunto; ma i principi d’Holstein se ne appellarono alla loro spada, e la guerra si ricominciò. Nel 1416 Erico' ebbe la peggio innanzi a Gottorp, che teneva assediata; ma di questa perdita poi si compensava col sorprendere la città di Sleswick. Enrico non vide la fine di questa guèrra, in cui le armf sue furono quasi sempre fortunate, perocché mancava nel cominciare della quaresima del 1421, se stiamo ad Ermanno Corner, senza lasciare alcuna posterità (V. Erico re di Danimarca, di Svezia e di Norvegia).