DEI DUCHI DI BRUNSWICH-WOLFEMBUTTEL a85 pria forma di amministrazione. Dopo questo compartimento, Guglielmo ebbe ancora altre discordie con Enrico suo fratello e coi ducili di Luneburgo suoi cugini. Avendole poi accomodate dopo qualche tratto di ostilità, rivolse le proprie armi contro gli stranieri e portò la guerra con tanta fortuna ai Danesi ed alla maggior parte de’suoi vicini, che meritossi il soprannome di Bellicoso e di Vittorioso. Ottone il Monocolo duca di Gottingen, cugino dei duchi Guglielmo cd Enrico, morto essendo senza posterità nel i4b3, la di lui successione si versò in loro mano; però ignorasi in qual maniera se la compartissero. Morto lo stesso Enrico anch’egli senza discendenza nel 6 dicembre 1473, Guglielmo non incontrò veruna opposizione nel riunire al suo ducato di Calemberg -quelli di Wolfembuttel e di Gottingen, di cui godette fino alla sua morte, avvenuta il a5 luglio 1482. Avea egli sposate, i.° nel i^2Ì Cecilia, figliuola di Federico I elettore di Brandeburgo; 2.0 nel 14^9 Matilde, figlia di Ottone conte d’Holstein-Schauemburgo, dalla quale lasciava, giusta ImhoiT, tre figli, cioè Federico, Guglielmo cd Ottone. Mallet però non ammette che i due primi. Che che ne sia, egli è certo che il terzo, quand’ anche abbia esistito, non lasciava vcrun figlio. Fu appunto in esso, giusta quelli che ne sostengono l’esistenza, che venne a cadere in retaggio la succession di Ottone il Monocolo duca di Gottingen. FEDERICO e GUGLIELMO II. 1482. FEDERICO, detto l’INQUIETO e GUGLIELMO Il appellato il GIOVANE, che succedettero a Guglielmo I lor padre, vivevano in una 'mala intelligenza quasi perpetua. Il primo di essi, il quale non si dilettava che dei contrasti e delle battaglie, portò le armi fuori e dentro della sua patria fino al punto in cui, fatto prigione dal fratei suo, perdette per sempre quella libertà onde faceva sì tristo uso. Cessò egli di vivere nel i4tyi senza lasciare alcun figlio da Anna sua sposa, figlia di Erico duca di Gru-henhagen; e Guglielmo suo fratello, che ne raccolse la successione, lo seguì nella tomba nel x49^, lasciando da sua moglie Elisabetta, figlia di Ottone conte di Stolberg, che